GUARDIA DI FINANZA Soldi e Iphone per evitare controlli nelle aziende: ecco il sistema ideato dai due militari casertani
26 Marzo 2023 - 09:54
Inquietante lo scenario che viene fuori dalle intercettazioni.
CASERTA Mario Di Lucia, sessantaduenne di Caserta e Generoso De Santis, 43 anni, residente a Lusciano, sono i due finanzieri casertani arrestati pochi giorni fa a seguito del blitz del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli, coordinato dalla Procura Europea. Un’operazione che ha portato all’arresto di 13 persone e, tra queste, proprio i due militari che, stando a quanto sta emergendo dalle intercettazioni, si facevano corrompere con denaro contante, ma anche con Iphone, Xiaomi e Samsung di ultima generazione.
I 13 finiti in manette avevano messo su un sodalizio specializzato nella commissione di reati tributari che, grazie proprio alla corruzione dei pubblici ufficiali della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle entrate, riusciva a evitare i controlli nelle aziende o, quantomeno, a comunicarli agli imprenditori prima che avvenissero, in modo da farsi trovare preparati.
Oltre ai due finanzieri sono finiti in manette anche Antonio Cristofaro, un ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate, Michele Petrellese di Afragola il romano Giulio Ferri. Questi due sarebbero stati gli ideatori del sistema delle frodi realizzato attraverso false attestazioni Iva tramite false società.
Tornando ai nostri esemplari finanzieri casertani, nelle intercettazioni il De Santis spiega di dover “fare una regalo per una comunione” allorquando pretende l’Iphone. Ma, ovviamente, non si accontentava solo degli smartphone. No, no. Anche soldi contanti da Giovanni