GUERRA E PACE & TANTE MAZZETTE. Nicchiniello voleva distruggere Tamburrino candidando la figlia. Poi, i 5 mila euro…

22 Dicembre 2019 - 13:46

VILLA LITERNO (g.g.) – Franco Nicchiniello è un imprenditore molto facoltoso. Uno che ha fatto successo nell’agro Aversano, in provincia di Napoli e anche in altre province della Campania. Leggete come parla al telefono con il suo interlocutore e capirete, al di là di mille articoli, chi fa successo in questa terra ma soprattutto quali devono essere le caratteristiche per ottenerlo. Nicchiniello, come tanti altri, parole da bullo di periferia, da gringo del Far West. Personaggio emblematico, non è in accordo nel gennaio 2016 con l’allora sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino. Si possono ben immaginare i motivi per cui i due non si prendano. Fatto sta che Nicchiniello dice ai suoi interlocutori, a Salvatore Riccardi e a Michele Catena, che lui è già pronta a candidare sua figlia, Maria Nicchiniello, alla carica di sindaco di Villa Literno, ovviamente opposta alla figura di Tamburrino. E’ il gennaio 2016, il voto è a giugno.

Salvatore li dobbiamo distruggere a questa gente, perché non sono degni di comandare questi qua“. E’, poi, Massimo Catena a spiegare a Michele Russo, un sodale di Nicola Tamburrino, titolare della tipografia a cui poi dopo, nei mesi successivi, scoppiata la pace, i 500 e passa euro che Tamburrino doveva pagare evidentemente per manifesti e materiale elettorale, a quel punto gentilmente offerto dai Nicchinielo, che il dado ormai è tratto e che, proprio Nicchiniello, ha qualcuno pronto a scendere in campo, “Una

donna giovane, laureata, 37 anni, dirigente di primo livello in un’azienda statale, che ha una famiglia alle spalle e non si mette paura di niente e nessuno, non hanno bisogno di soldi”.

Ora, dire che uno non ha paura di niente e di nessuno, trattandosi di cose di Villa Literno, si capisce bene a cosa può poter alludere Catena sull’identità criptata del signor “Niente” e del signor “Nessuno”. Gli umori, il mese dopo, febbraio 2016, ancora più vicini all’elezioni non erano cambiati. Franco Nicchiniello copyright mentre parla con Catena: “Ma tu hai capito che ho bloccato tre candidati di Tamburrino? Ma la mia potenza non l’hai capita?“. Uno che parla così, se lo fa al cospetto di una persona normale che a come riferimenti valori ortodossi, come ci riteniamo noio di CasertaCe, per fare un esempio, di fronte a questa frase sulla “potenza” becca una pernacchia di un minuto e mezzo. Evidentemente, a Villa Literno, nessuno lo spernacchiava.

Per la cronaca, Maria Nicchiniello, figlia di Franco, è direttore dell’ufficio postale di Villa Literno.

Questa è la guerra, poi verrà la pace attraverso una mazzetta classica, 5000 euro che Tamburrino otteneva, sulla piazza di Villa Literno, alla quale abbiamo voluto regalare la nostra creazione grafica. Non un fake, badate bene, bensì una vignetta con lo spirito della satira amara. La vedrete campeggiare in alto.