Che amiconi Magliocca e Giuseppe Guida! Il vicesindaco del presidente della Provincia in testa nel concorso per ufficiale dei vigili urbani ad Arienzo

28 Dicembre 2021 - 18:26

In calce all’articolo la graduatoria che tiene conto degli scritti e dei titoli. Pignataro e Arienzo comuni “gemellati: mancano solo gli orali ma l’esito sembra segnato. In questa storia trova posto anche l’assunzione di Francesco Guida, fratello del primo cittadino e di Laura Morgillo, anch’ella congiunta, nel recente concorsone dell’Asl, assunti in quota Giovanni Zannini

 

 

ARIENZO (gianluigi guarino) Da qualche settimana attirati dalla vicenda Gisec e anche dalle trame non nitidissime delle ultime elezioni provinciali tenutesi il 18 dicembre scorso, abbiamo cominciato a dare un’occhiata nel mondo favoloso dei “credibili”. Abbiamo usato questo termine citando testualmente Giovanni Zannini il quale ha messo in opposizione quella che ha definito la “cieca”, poi corretta con “ossessiva”, cattiveria del sottoscritto e di questo giornale con i veri motivi alla base dei suoi irresistibili successi politici ed elettorali. Non schifezze, come scrive il cieco e poi ossesso cattivo, bensì credibilità.

A pensarci bene, la tesi di Zannini è tutt’altro che campata in aria. Di per sé il termine credibilità, appartenente al ceppo di chi crede, pur avendo in termini strettamente letterari un significato neutro, è più legato, per evocazione, agli atteggiamenti positivi, ad azioni moralmente accettabili, che ad atti contrari a quelli appena declinati. Di solito una persona credibile è uno che suscita la fiducia altrui quale testimone di valori, di principi di equità, di positiva relazione con la legge e con le regole della convivenza civile.

Ma non si può rimproverare Zannini contestandogli l’utilizzo di questa parola perché tutto sommato non è sbagliato ritenere che ci sia, come si suol dire, credibilità e credibilità.

Uno può essere, infatti, credibile quale portatore di valori positivi, ma in un contesto come quello di Caserta in cui il senso comune è talmente inquinato da una mentalità, da una cultura, da un retaggio storico che cambia le carte in tavola nella rubrica di quello che è giusto, che è legale e quello che, invece, giusto non è e neppure legale, in un posto come  questo in cui un diverso sistema di valori che porta a considerare una persona all’altezza quando è, usando un termine napoletano, ‘nsista al punto giusto, furba, scaltra, capace di preservare una scugnizzeria dal cammino dell’età, della maturazione; è chiaro che in una zona come la nostra in cui è dritto e quindi all’altezza chi non si ferma al semaforo rosso e fesso chi lo fa, va a modificarsi anche la concezione del concetto di credibilità.

Facciamo un esempio pratico: come si connota la credibilità a Spilimbergo, in provincia di Udine e come si connota la stessa parola a Caserta e nei Comuni della sua provincia?

Partiamo dall’esempio friulano: per dirlo alla Mina, mettiamo il caso che un sindaco di un comune vicino a quello di Spilimbergo, in provincia di Udine,  che esercita anche la funzione di presidente della Provincia, crei un connubio, una relazione intensissima con un altro politico che in partenza è un semplice consigliere comunale ma che poi diventerà, a sua volta, sindaco di Spilimbergo, dopo essere stato gratificato dal suo collega, anche presidente della Provincia, di un posto di potere non disprezzabile, tipo la gestione degli impianti sportivi pubblici di proprietà dell’amministrazione provinciale di Udine.

Se poi, e rimanendo nella stessa canzone di Mina “e sottolineo se” lo stesso sindaco, sempre quello che è anche presidente della Provincia, spedirà il suo vicesindaco che in pratica lo sostituisce in toto essendo lui impegnato per la maggior parte del tempo al timone dell’istituzione più importante, a partecipare ad un concorso per l’assunzione da comandante dei vigili urbani, categoria D, al Comune di Spilimbergo, non si dovrà, da quelle parti, nemmeno attendere l’esito di questo concorso perché siano stesso i cittadini, di Spilimbergo e del comune vicino ad assumere l’iniziativa sulla spinta di una struttura valoriale, culturale, prim’ancora che politica di prenderli a tutti e due e di assestargli un solenne calcio in culo, spedendoli entrambi a raccogliere margherite dove un tempo c’era, fino alla tragedia del Vajont, il Monte Toc al confine tra Veneto e Friuli.

E questo è sicuramente il parametro, l’espressione della potestà, della sovranità di quel popolo rispetto ad un inciucio del genere. Percorriamo 900 chilometri e ce ne torniamo qui a Caserta: uno degli idilli più resistenti e più stretti tra politici di questo territorio è sicuramente quello che da anni ha fatto sì che il sindaco di Pignataro Maggiore, nonché presidente della Provincia Giorgio Magliocca ed il già consigliere comunale, oggi sindaco di Arienzo Giuseppe Guida, diventassero inseparabili, amici per la pelle. Dalle nostra parti, anche l’amicizia come la credibilità alla Zannini non è mai una cosa a  ricotta zero. Nel senso che l’amicizia viene sacramentata sempre da attestati concreti.

Naturalmente i due amici si gratificano a costo zero per le loro tasche. Magliocca anni fa, quando Giuseppe Guida non era ancora sindaco di Arienzo, lo ha nominato presidente dell’Agisap, l’Ente di derivazione diretta dell’amministrazione provinciale che gestisce gli impianti sportivi, a partire dai due più importanti, cioè la piscina olimpionica di via Laviano ed il ristrutturato palazzetto dello Sport di via Medaglie d’oro attiguo allo stadio Pinto. I due hanno proceduto un corpo e un’anima e Giorgio Magliocca da presidente della Provincia ha contribuito alla vittoria elettorale di Giuseppe Guida. Ha contribuito, insieme a Giovanni Zannini il quale potrebbe non essere completamente estraneo all’assunzione nel recente concorsone dell’Asl di Caserta, del 46enne Francesco Guida, fratello del sindaco Giuseppe Guida e della 34enne Laura Morgillo, a sua volta cognata dell’appena citato Francesco Guida. Due persone, Francesco Guida e la Morgillo, che alle ultime elezioni comunali hanno votato Giuseppe Guida e non certo il candidato sostenuto dal consigliere regionale Alfonso Piscitelli e da sua moglie Antonella Guida, cugina del sindaco ma completamente in antitesi politica e per certi versi anche personale con il primo cittadino.

Beh, tanta dimostrazione di amicizia merita che magari il sindaco di Arienzo si dedichi un attimo a dare una mano anche lui alle sorti di Magliocca e di Zannini. Alle elezioni regionali appoggia quest’ultimo, poco più di una settimana fa, alle Provinciali, appoggia il primo e soprattutto incrocia le dita attendendo l’esito del concorso per comandante dei vigili urbani, si tratta di una categoria D, al quale partecipa, manco a dirlo Vincenzo Romagnuolo, vice sindaco di Pignataro Maggiore. Attenzione, non si tratta di un vice sindaco qualsiasi ma di colui che dovrà svolgere stabilmente le funzioni di primo cittadino dato che Magliocca, soprattutto ora, non avendo mai abbandonato l’ambizione di candidarsi al Parlamento, si occuperà pochissimo del suo comune che gli è servito solo per riproporre la propria candidatura a presidente della Provincia. Romagnuolo, dunque, è un uomo di estrema fiducia di Magliocca. E’ colui il quale dovrà presidiare le stanze del Comune di Pignataro nelle molte giornate in cui il sindaco non ci sarà.

Sarà un caso, ma il Romagnuolo che tra tutti i comuni in cui si tengono concorsi di questo genere, è andato a scegliere proprio quello di Arienzo dove il sindaco Giuseppe Guida è ancora oggi presidente dell’Agisap per mandato di Magliocca, ha brillantemente superato la prova scritta. Come potete leggere dagli atti ufficiali relativi all’esito della stessa, sono stati lui ed un’altra concorrente, Alfonsina Anzalone, a ricevere il voto di 30 trentesimi all’elaborato scritto. Si dà sempre il caso che la sua unica competitrice effettiva, reale sia una concorrente che al contrario di Romagnuolo ha un punteggio molto basso per quanto riguarda i titoli: 5,24 punti. Quelli messi sul tavolo da Alfonsina Anzalone a fronte dei 12.28 di Romagnuolo. Il povero Luigi Ambrosini che ha addirittura qualche decimo di punto in più sui titoli del sindaco di Pignataro Maggiore (12.28) ha rimediamo uno striminzito 24/30esimi nella prova scritta. Ora ci saranno gli orali. Noi una certa idea su come andrà a finire ce l’abbiamo. Vedremo.

I cittadini di Pignataro Maggiore e di Arienzo di fronte a questa cosa a dir poso sospetta, ma proprio a dir poco, si comporteranno come quelli di Spilimbergo e di san Daniele del Friuli? Naturalmente no. E sapete perché? Perché non condanneranno una cosa del genere, ma sotto sotto la ammireranno riconoscendo ai suoi autori, Giorgio Magliocca e Giuseppe Guida, un’abilità, una capacità particolari che poi, anche loro, ognuno dei residenti di Pignataro e di Arienzo, sogna di poter utilizzare in una prossima occasione.

Ecco perché il Nord è il Nord e il Sud è un cesso, con rispetto parlando per il cesso.

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