I numeri dello scandalo. Hanno fatto risultare, Iavazzi e il comune, pesate anche di 20 tonnellate in più. Tutti i numeri e le percentuali

7 Maggio 2018 - 17:40

CASERTA [g.g.] Concludiamo questa lunga analisi seguita ad una esposizione generosa dei suoi contenuti, relativa al provvedimento di sequestro dei beni della Impresud di Francesco Iavazzi e all’iscrizione nel registro degli indagati di noti personaggi, a partire dall’ex dirigente del srttore ambiente, ma un un pò di tutti i settori., Carmine Sorbo.

Abbiamo scelto un paio di esempi clamorosi che il gip Sergio Enea assume come fatti largamente esplicativi della spregiudicatezza con cui si lucrava sul trasferimento della frazione umida dei rifiuti alle piattaforme Impresud da parte dei comuni di Caserta, Maddaloni e San Nicola.

Pensate un pò che in una notte, precisamente l’8 gennaio 2014 uno dei camion avrebbe scaricato, secondo i formulari, ben 27 mila chili, cioè 27 tonnellate di frazione umida, cioè 10 tonnellate oltre la portata massima del camion. Roba da fantascienza.

Ma c’è di più: sono state dichiarate quantità addirittura superiori non solo al limite fisico, meccanico dell’automezzo, ma addirittura del limite legale, superato il quale scatta ineluttabilmente il sistema di sicurezza dello stesso automezzo. Siccome questo non è mai capitato, più che chiaro è che quei rifiuti erano inesistenti, quelle tonnellate erano messe in eccedenza sui formulari ed erano pagate, chilo per chilo, dalle tasche dei casertani.

Il fenomeno di superamento del peso, quindi di taroccamento dello stesso, è stato registrato nel 76% dei casi, più di tre quarti delle pesate, nel 2013 e nel 2014, mentre nel 2015 si arriva al 74%.

Poi sono usciti i primi articoli di CasertaCe e tutto è cambiato.

 

 

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