IL CLAN SCHIAVONE e il “miracolo” delle mozzarelle trasformato in quattrini. Alla vigilia del pentimento di Nicola, soldi alla Nappa, alle sorelle Angela e Chiara e pure ad Emilio Martinelli

14 Luglio 2021 - 11:28

Abbiamo ritenuto di dover sottolineare ed esaminare bene la relazione temporale tra questa intercettazione datata 30 marzo 2018 e il giorno in cui è stata ufficializzato il pentimento del capoclan erede di Francesco Schiavone Sandokan, lasciando poi ai lettori ogni valutazione di sorta

 

CASAL DI PRINCIPE(g.g.) Una premessa importante: l’intercettazione che dà corpo a questo nostro articolo odierno risale al 30 marzo 2018 all’interno di una Lancia Y parlano Gaetana Vittorio detta Tania, compagna convivente di Walter Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan e Armando Diana, considerato uno dei bracci operativi dello stesso Walter a cui prestava anche il suo nome come copertura societaria, precisamente nella società I Freschissimi, attiva nel settore della distribuzione della mozzarella di bufale e più in generale di prodotti lattiero casari. E’ chiaro che Tania Vittorio parli in nome e per conto del convivente che in quel periodo si trovava fuori dalla regione, impedito dalla misura cautelare di divieto di dimora o obbligo di dimora, non ricordiamo bene, ma tutto sommato non è fondamentale stabilirlo.

Dunque, la donna era colei che stabiliva, attraverso gli ordini del compagno, i canali di distribuzione delle cosiddette mozzarelle. Scriviamo “cosiddette” perchè se è vero che i soggetti in questione avevano a che fare proprio con il mondo della distribuzione delle mozzarelle, è anche vero che ciò gli ritornava utile perchè questa parola, almeno nella loro idea, non avrebbe destato sospetti come termine in codice indicante altro, nel caso specifico, soldi.

E dunque, una consegna a domicilio di mozzarelle, a diversi soggetti della stessa famiglia, poteva anche sembrare tale o quantomeno rendere complicata la decifrazione dell’intenzione, dei movimenti. Le mozzarelle in realtà erano soldi.

E torniamo alla data della conversazione captata: 30 marzo 2018. Perchè è fondamentale partire da questo punto fermo. Il 25 luglio, oltre ad essere la data della caduta del fascismo e dell’ordine del giorno Grandi, è anche quella in cui 75 anni dopo è stato ufficializzato il pentimento di Nicola Schiavone, primogenito di Francesco Schiavone Sandokan e per qualche anno capo del clan dei casalesi. Si presuppone che se la notizia è uscita il 25 luglio, i propositi di Nicola Schiavone siano maturati qualche mese prima, in modo da poter mettere al riparo trasferendole, quei componenti della famiglia che hanno deciso di aderire al programma di protezione, a partire da Giuseppina Nappa, madre dell’allora neo pentito, delle sorelle Angela e Chiara Schiavone, dello stesso Walter Schiavone, il quale al programma ha aderito, tanto è vero  he l’arresto è scattato nella località protetta in cui si trovava.

Non si può stabilire, però se il 30 marzo Nicola Schiavone avesse già comunicato la sua decisione alle autorità e soprattutto non si può stabilire se i suoi familiari fossero a conoscenza di questo suo proposito, al riguardo nell’ordinanza c’è, avendola noi citato, qualche riferimento, qualche passaggio su colloqui carcerari tra lo stesso Nicola Schiavone e la moglie Rossella Arricchiello, quando il capoclan era ancora ristretto in regime di 41 bis.

Però siamo lì e a pensarci bene, tutto sommato non si può costruire nessuna dietrologia di sorta perchè la madre di Walter Schiavone, le sue due sorelle incassavano soldi di un’attività che veniva svolta dal figlio con metodi non certo ortodossi ma che agli occhi dei suoi congiunti si rappresentava come una struttura economica, pubblicamente esposta attraverso una società che almeno sulla carta, era attiva secondo le regole.

Ma su ciò si potrebbe aprire un dibattito lungo che ovviamente non affrontiamo, avendo assolto al nostro compito di inserire in un preciso contesto temporale, questa intercettazione in modo che ogni lettore, più o meno avveduto, più o meno esperto della materia, possa determinare una propria convinzione o una propria sensazione sul rapporto tra la data del 30 marzo e il periodo in cui Nicola Schiavone si è pentito.

Dunque, le mozzarelle erano i soldi. E’ Tania Vittorio a fornire precise direttive al suo interlocutore Armando Diana. Parte dei soldi deve arrivare a casa loro, cioè dove abita in quel momento Walter, ma un’altra parte deve essere distribuita tra Giuseppina Nappa e il nucleo familiare di Angela Schiavone e del convivente Mario Natale, oggi 29enne, della già citata Angela Schiavone, di Italia Diana, moglie di Carmine Schiavone e che in quel momento ristretto in carcere, altro fratello di Carmine e Nicola, e infine Emilio Martinelli, figlio di Enrico Martinelli, killer del clan e uomo storicamente legato alla famiglia Schiavone, nonchè cugino e omonimo dell’ex sindaco di San Cipriano a sua volta coinvolto in passato in vicende giudiziarie e ora coniugato con l’ex sindaco di Gragnano e attuale consigliera regionale di Forza Italia, Annarita Patriarca.

Il testo integrale della conversazione lo potete leggere in calce a questo articolo, nello stralcio di ordinanza che abbiamo scelto di pubblicare e di commentare stamattina.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

5.3. L’attività gestionale di riscossione dei proventi e verifica dei conti dell’impresa posta in essere da Gaetana Vittorio per conto di Walter Schiavone. Le destinazioni dei proventi al sostentamento della famiglia Schiavone. Le intercettazioni rilevanti. 

 

Come già indicato in precedenza, la rendicontazione dei proventi avviene su base settimanale direttamente nelle mani di Gaetana VITTORIO, la quale, seguendo le disposizioni del compagno Walter SCHIAVONE, si organizza per incontrarsi di volta in volta con BIANCO Antonio e DIANA Armando. In particolare, nella conversazione di seguito indicata, registrata in data 30.3.2018, alle ore 18.00, la ricorrenza temporale, ossia la cadenza settimanale indicata si evidenzia nella risposta che la Vittorio dà al figlio Manuel,  il quale chiede il motivo per il quale si stanno mettendo in viaggio alla volta di Napoli: “… e perchè… Manuel…devo andare a chiudere i conti della settimana…”. In effetti la Vittorio si sta recando a Casal di Principe dove, tra l’altro, ha in programma di incontrare anche NOVIELLO Giovanni.

La trascrizione dell’intercettazione in esame, conversazione ambientale registrata sul veicolo Fiat Punto, intestata ed  in uso a Vittorio Gaetana, n. 199 del 30/3/2018 ora 18:00:00  – (R.I.T. 877/2018 – cfr all. nr. 17), è riportata nelle pagine 16-7 della seconda informativa di PG del 12 dicembre 2018 ed ad essa si rinvia”.

 

Occorre precisare che, nel corso dell’attività captativa, si è fatto ricorso al tipico linguaggio criptico e sibillino, utilizzato dagli indagati, apparentemente privo di significato ma che, ‘calato’ nel contesto e nell’ambito criminali in cui si dipanano i fatti criminosi in questione, come in precedenza esposti, assume invece un significato ben preciso, disvelando gli affari e l’illecita locupletazione del consesso criminoso in oggetto: si pensi al linguaggio criptico, in cui viene adoperato anche il termine “mozzarella” per indicare somme di denaro. E’ il caso della conversazione “ascoltata” in ambientale in data 30.3.2018, alle ore 23.00, intercorsa tra VITTORIO Gaetana e DIANA Armando, all’interno della vettura monitorata Lancia Y. 

Nel dettaglio la donna asserisce:“…  perchè ci devono portare la “mozzarella” “pure”…! “hai capito”…! … ” . Le risposte di DIANA alla successiva specifica della convivente di Walter   “… hai capito… sì… ma tu però gliela devi dividere… perchè… non gliela puoi portare tutti a casa sua…”,  chiariscono che destinatari della “mozzarella” sono i nuclei familiari di NAPPA Giuseppina () (madre convivente di SCHIAVONE Ivanhoe e SCHIAVONE Chiara),  SCHIAVONE Angela () (convivente con Mario NATALE()), ARRICHIELLO Rossella () (moglie di Nicola) e DIANA Italia () (moglie di SCHIAVONE Carmine), e  che della consegna se ne occuperà lui stesso insieme a BALDASCINO Nicola e NATALE Davide. Non vi è dubbio che tra i vari compiti, nella circostanza indicata VITTORIO Gaetana, esprimendosi nei termini suddetti, faccia riferimento alla consegna di denaro, in quanto non solo verrà riscontrato che il termine “mozzarella”, nelle interlocuzioni, viene utilizzato anche per intendere il denaro, ma anche perché DIANA Armando e BIANCO Antonio hanno anche quello di recapitare somme di denaro agli affiliati, come si avrà occasione di specificare anche nel prosieguo; inoltre, si vedrà che, poco prima di incontrare il Diana, la Vittorio ha incontrato NOVIELLO Giovanni presso la propria abitazione, dal quale ha ricevuto una dazione.

“Conversazione ambientale registrata sul veicolo FIAT Punto, intestata ed  in uso a VITTORIO Gaetana

  1. 204 del 30/3/2018 ore 23:00:00  – (R.I.T. 877/2018 – cfr all. nr. 18 )

 

Auto in sosta in via Rimini di Casal di Principe, nei pressi dell’abitazione di SGRIGNO Claudia (ex convivente di DIANA Armando, ndr): Lat: 41.01255 / Lon: 14.120716, 

Si sente VITTORIO Gaetana, detta “Tania” che apre e chiude lo sportello del veicolo, ad alta vove e all’esterno del veicolo, chiama  Armando (DIANA, ndr), mentre il figlio Manuel sale a bordo.

Si riporta il dialogo integralmente:

VITTORIO GAETANA: Armando… Armando… (si allontana da veicolo e si sentono le voci in lontananza, poi si riavvicina, apre e chiude lo sportello)  perchè ci devono portare la “mozzarella” “pure”…! “hai capito”…! (convenzionalmente alludono ad una somma di denaro, n.d.PG)

ARMANDO DIANA: Eh…

VITTORIO GAETANA: hai capito… sì… ma tu però gliela devi dividere… perchè… non gliela puoi portare tutti a casa sua… (allude a casa paterna di SCHIAVONE Walter, ndr)

ARMANDO DIANA: glieli porto casa… per casa… o faccio andare a Davide (allude a Davide NATALE, ndr)

VITTORIO GAETANA: Ah… ok… una…a…

ARMANDO DIANA: sicuramente ad Angela (allude a SCHIAVONE Angela, ndr) glielo porta Nicola (allude a Nicola Baldascino, ndr) perchè io non ci vado là… poi il resto… a Rossella (allude ad Arrichiello Rossella, moglie di SCHIAVONE Nicola, ndr) glieli porto al tabacchino… a Tania (allude a DIANA Italia, moglie di SCHIAVONE Carmine, ndr) vado a casa sua…

VITTORIO GAETANA: eh…!

 

Si sente squillare il cellulare e Manuel risponde alla nonna 

Alle ore 23.15.42, Tania invia e riceve messaggi whatsapp,  al convivente Walter riferisce che sta ritornando, poi chiede se è il caso che Camelia gli porti il piccolo Francesco in quanto ci vuole ancora un’ora prima che rientri a casa.

Alle ore 23.22.12 Tania riceve una telefonata da Armando. 

(vds progressivo: nr. 50553  linea 6524 – RIT 22/2018, sull’utenza monitorata, 3317234341, in uso a Gaetana VITTORIO… e progressivo nr.33390 linea 6593 – RIT 205/2018, sull’utenza monitorata, 3313844474, in uso a Armando DIANA, n.d.r.)”. 

Condivisibilmente con l’assunto del P.M.: “L’uso anche convenzionale del termine “mozzarella” trova riscontro nei fatti del giorno 6 aprile 2018, alle ore 12.00, allorquando BIANCO Antonio e DIANA Armando, si trovano a bordo della Lancia Y in uso a quest’ultimo e si stanno organizzando per incontrare VITTORIO Gaetana, in prossimità dell’uscita del casello autostradale di Caianiello (CE), dove le consegneranno il denaro. Nelle circostanza i due dispongono di varie somme di denaro contanti, ma sono in attesa di riceverne altre nel corso della giornata, e si stanno occupando altresì di approntare una quota da consegnare, al ritorno, ad Emilio Martinelli (), questa la frase più indiziante “ …. cià compà… vuoi qualcosa di soldi…? (Antonio scherza con Armando mentre divide i soldi e afferma ad alta voce l’ultimo destinatario della somma, n.d.PG) a… Emilio Martinelli…!...” (vds. conv. nn. 699-700)