IL PATRON DEL CENTRO MORRONE. Assolti Paolo Morrone e Carolina De Cicco. Erano accusati di riciclaggio di 2 milioni di euro, frutto di una maxi evasione fiscale
16 Giugno 2022 - 15:52
Il verdetto è stato pronunciato stamattina da uno dei collegi della terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Francesco Rugarli.
CASERTA Quando al tempo la guardia di finanza consegnò alla magistratura inquirente della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere i documenti della propria indagine, in modo che i magistrati dell’accusa si muovessero per congelare cautelativamente la proprietà di una villa prestigiosa in quel di Castel Morrone, il caso fece molto rumore. Successe perché ad essere coinvolto era uno dei nomi più conosciuti dell’imprenditoria sanitaria casertana, quel Paolo Morrone, titolare del Centro Morrone, luogo a cui si rivolgono le attenzioni e le necessità di migliaia e migliaia di casertani, ma anche di persone provenienti da altre province, che lì vanno a svolgere analisi cliniche ma soprattutto esami importanti, risonanze magnetiche, ecografie complesse e scintigrafie.
Paolo Morrone fu accusato di aver riciclato 2 milioni di euro, provento di reati tributari, in pratica di una maxi evasione fiscale, andando proprio a costruire la villa di Castel Morrone. La vicenda giudiziaria coinvolse anche Carolina De Cicco, dipendente dell’azienda di Paolo Morrone e alla quale la magistratura inquirente ascrisse le maggiori responsabilità, al punto che il pubblico ministero, a conclusione della propria requisitoria, ha chiesto per lei tre anni e mezzo di reclusione a fronte dell’anno e mezzo invocato per Paolo Morrone. Oggi, però la terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Francesco Rugarli, ha assolto entrambi perché il fatto non costituisce reato. In poche parole, il giudice riconosce che ci sia stata un’operazione immobiliare, ma non coglie dentro all’evento, quella caratterizzazione dolosa in forza della quale poter erogare un verdetto di condanna. Tra le altre cose, qualche tempo fa, Paolo Morrone era stato assolto anche dal reato tributario. E non è improbabile che anche questo abbia contato nel verdetto di oggi che ha accolto pienamente le tesi esposte nelle loro discussioni, dai difensori dei due imputati, cioè gli avvocati Dezio Ferraro, Giro Sepe e Alessandro Orabona.