“Quando si pentì il figlio del boss, Carmine Schiavone voleva uccidere “Sardone” e comandare nei territori dei Bidognetti”

7 Luglio 2020 - 12:20

CASAL DI PRINCIPE – Il collaboratore di giustizia Eduardo De Martino ha reso delle dichiarazioni su Francesco Caterino, figlio di Peppinotto, protagonista dell’ordinanza che ha condotto, ieri mattina, a 18 arresti: “Francesco Caterino figlio di Peppinotto è un associato. Lui è affiliato ed il primo incontro con Carmine Schiavone lo ha avuto solo. Carminotto, dopo l’incontro avuto con Francesco, ci spiegò che lui voleva essere autonomo.”, dice De Martino.

Quando uscì la notizia sul pentimento del figlio di Bidognetti facemmo un riunione e Carmine ci spiegò che se la notizia fosse stata vera avremmo dovuto eliminare gli ultimi rappresentati del clan di Bidognetti in modo tale da comandare anche sul territorio dei bidognettiani. In particolare bisognava eliminare Vincenzo Della Corte detto Sardone. La decisione fu dettata da Carmine Schiavone in una riunione a cui partecipò anche Francesco Caterino, figlio di Peppinotto. Francesco partecipava alle riunioni del clan ed in quell’occasione gli fu affidata – conclude il pentito – anche l’estorsione relativa alla realizzazione di alcune villette a San Cipriano”.