“Il Principe e la scheda ballerina”. Assoluzione per il reuccio del calcestruzzo Nicola Palladino
24 Giugno 2025 - 19:12

Una lunga trafila giudiziaria ha vissuto il suo ennesimo capitolo oggi a 14 anni e mezzo di distanza da quel 6 dicembre 2011, data del blitz che portò in carcere e ai domiciliari più di 100 persone. Potrebbe essere finita qui, a meno che la Procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli non Propongo un nuovo ricorso in Cassazione
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PASTORANO – Assoluzione da parte della 2^ sezione della Corte d’Appello di Napoli per Nicola Palladino, titolare della CLS Calcestruzzi di Pastorano, nel processo relativo a una vicenda durata circa quindici anni e consistente nella complessa inchiesta denominata “Il Principe e la scheda Ballerina”. Palladino è accusato di essere il braccio imprenditoriale delle famiglie Schiavone e Zagaria nel settore del calcestruzzo.
L’imprenditore, difeso dagli avvocati Francesco Picca e Paola Tafuro, ha visto riconosciuta la sua innocenza dal tribunale di secondo grado dopo un lungo percorso processuale che lo ha portato ad affrontare ben tre sentenze di assoluzione.
La vicenda ebbe inizio con un sequestro di beni per 15 milioni di euro nei confronti di Palladino, provvedimento che fu successivamente annullato dal Tribunale delle Misure di Prevenzione.
Il primo grado di giudizio, celebrato con rito abbreviato, si concluse il 12 ottobre 2013 con la prima sentenza di assoluzione per Nicola Palladino successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Napoli in data 4 luglio 2017.
Nonostante le due assoluzioni, la Procura Generale di Napoli propose ricorso in Cassazione.
La Suprema Corte, pur accogliendo il ricorso della Procura Generale, secondo i difensori di Palladino solo per vizi formali e non per fatti di merito delle accuse, dispose la celebrazione di un nuovo giudizio d’appello arricchito di nuove testimonianze, con la produzione di dichiarazioni da parte di collaboratori di giustizia del calibro di Antonio Iovine, Antonio Panaro, Nicola Schiavone e Francesco Zagaria.
Oggi la 2^ sezione della Corte d’Appello di Napoli, Pres. Francica e Giudici Carapella e Valentini, ha emesso il suo vetdetto, confermando l’assoluzione di Nicola Palladino.
La sentenza non è, per il momento, definitiva, visto che è nella facoltà della Procura generale presentare un nuovo ricorso in Cassazione.