Il trasferimento segreto a notte fonda delle macchinette che i Marciano avevano installato alla CORNETTERIA PADULANO

23 Maggio 2018 - 11:53

CASERTA – (g.g.) Concludiamo il capitolo dedicato ai rapporti tra la famiglia Marciano e la famiglia Padulano di Caserta. Dopo l’articolo di ieri (CLICCA QUI PER LEGGERLO) proponiamo una nuova intercettazione in cui uno dei prestanome dei Marciano, cioè Giampiero Vegliante, parla alle 16 del 3 novembre 2016, con un non meglio precisato dipendente della cornetteria.

Il problema è quello di ritirare alcune macchinette badate bene “da là dietro“, a dimostrazione che, come abbiamo scritto ieri, queste attrezzature non erano visibili ai normali clienti dei locali.

Il dipendente, rendendosi conto forse che si tratta di un’operazione delicata, indica a Vegliante l’orario di apertura: 5,30 del mattino. Ora, alla 5 e mezza del mattino del mese di novembre non è solo buio, ma è buio pesto. Per cui, un trasbordo di macchinette mangiasoldi può avvenire con relativa riservatezza. Quello che è stato, se c’è stato l’ulteriore rapporto tra i Marciano e i Padulano, non si può stabilire. Vedremo nel seguito dell’ordinanza ma riteniamo che nulla risulterà perchè questa relazione è stata utilizzata dai magistrati per avvalorare la loro tesi su prestanomi che in realtà non contavano niente, dato che si trattava di mere teste di legno, come nel caso di Giampiero Vegliante.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA