IL VIDEO AVERSA. Psicosi Coronavirus. Un papà: “Io e mia moglie rimproverati da un medico. Ha parlato di tubercolosi e…”

10 Febbraio 2020 - 13:17

 

AVERSA – (Lidia e Christian de Angelis) Allarme tubercolosi, cittadini temono si tratti di Coronavirus, divieto per i bambini di andare in ospedale. Ieri sera un cittadino Giovanni S., si è recato nell’ospedale Moscati di Aversa presso il reparto di Neonatologia e pediatria, insieme alla moglie con la piccola figlioletta, che non si sentiva bene, affinchè i medici potessero visitarla. Alla richiesta della coppia, una dottoressa di turno, con tanto di mascherina e guanti, stando al loro racconto, rispetto al quale siamo pronti ad accogliere eventualmente una replica da parte dell’ospedale Moscati e/o degli operatori della Neonatologia, secondo ciò che il diretto interessato spiega nel video che pubblichiamo a corredo di questo articolo, li avrebbe rimproverati per essersi recati all’ospedale Moscati dove, secondo sempre quello che dice il signore in auto-video, ci sarebbe un caso grave di tubercolosi.

Ovviamente noi ci limitiamo a pubblicare quello che abbiamo ricevuto e trovato nella rete. Confessiamo di non essere in grado di fare una valutazione perchè non sappiamo se al Moscati sia attivo uno specifico pronto soccorso neonatale e se questo si trovi all’interno del reparto. Si tratta di un particolare decisivo perchè nel momento in cui una coppia, un papà e una mamma, terrorizzati anche dalla psicosi del Coronavirus, accompagnano la propria figlioletta in ospedale, non è che stanno lì a pensare alla dislocazione dei reparti. Vanno alla Neonatologia in cui ovviamente c’è personale che non è in grado di realizzare una diagnosi, perchè per questa occorrono degli strumenti presenti nel pronto soccorso o specificatamente per casi come questi, in un pronto soccorso neonatale.

Per cui, da un lato, assimiliamo e pubblichiamo la tesi di questo papà, dall’altro esprimiamo qualche perplessità sulla comprensione piena da parte di questi due genitori preoccupati delle parole, che il medico del reparto neonatale del Moscati avrebbe indirizzato loro.