INCOMPATIBILITÀ. Valentino Grant non è più o molto presto non sarà più il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Casagiove

5 Luglio 2019 - 15:58

CASAGIOVE – Lo scorso 6 marzo è stato completato il percorso, lungamente disegnato in molti anni di vita e di rafforzamento graduale dell’impronta consortile, di un nuovo gruppo frutto di una intesa tra tutte le Banche di Credito Cooperativo, ex Casse Rurali.

Dopo tanti step intermedi, il 6 marzo Iccrea, Gruppo Bancario Cooperativo nato dalle ceneri di Agrileasing, è diventato una banca a tutti gli effetti. In poche parole, si son andati a ridurre gli spazi di potestà e di autonomia che i soggetti partecipanti al gruppo Iccrea avevano avuto fino a prima del 6 marzo, mentre si è consolidata e formalizzata l’identità di un brand che, mano mano, prevarrà e assorbirà quelli dei 142 soci partecipanti che di Iccrea rappresentano il tessuto connettivo.
Tra questi soci partecipanti, c’è anche la Banca di Credito Cooperativo di Casagiove che, in relazione a questa modifica della potestà federativa dovrà rendere conseguente il proprio assetto interno alle regole che valgono per tutti.

Riguarderebbe proprio questa necessità la sopravvenuta incompatibilità di Valentino Grant, per anni presidente della Banca di Credito Cooperativo di Casagiove e oggi anche europarlamentare della Lega, partito che rappresenta anche all’interno dell’organismo amministrativo della Cassa Depositi e Prestiti.

Grant, che martedì scorso, 2 luglio, si è insediato a Strasburgo durante la prima seduta plenaria del Parlamento Europeo, già da qualche settimana si è sostanzialmente autosospeso dall’incarico.
Non sappiamo se il suo addio alla presidenza sia stato o meno formalizzato, ma sappiamo invece che il suo vicario, colui che lo sta già sostituendo in questi giorni, cioè il sammaritano

Roberto Ricciardi, rappresenta un’opzione in stretta continuità rispetto alla presidenza di Grant.
Bisognerà capire, ora, cosa si svilupperà all’interno dell’assemblea dei soci.
Ma prima di far questo occorrerà prendere visione dello statuto della banca in modo da comprendere se le dimissioni di Grant si tradurranno nell’immediato viatico verso le nuove elezioni o se invece il vicariato di Ricciardi durerà ancora.