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Istituto tecnico industriale e Liceo Scientifico “Giordani”: 4 studenti neo-diplomati assunti a tempo indeterminato da un’importante impresa casertana

5 Luglio 2020 - 19:22

CASERTA – Dobbiamo compiere uno sforzo per non cadere nel tranello retorico del passato, del presente e del futuro, che indebolirebbe una notizia che si esprime in tutta la sua potenza per quello che è.

Perché se colleghiamo l’atto di fondazione dell’istituto tecnico industriale, oggi anche Liceo Scientifico, Francesco Giordani di Caserta, all’assunzione a tempo indeterminato, ribadiamo a tempo indeterminato, di 4 studenti del corso di studi in Meccanica, rischieremmo di dare un segnale di ritualità, che poi non svilupperebbe la cifra di attenzione che merita un evento come quello di cui abbiamo appena dato notizia.

Violiamo un po’ le nostre abitudini, che non ci vincolano mai, in sede di commento a una notizia, a erogarla nelle prime righe dei nostri scritti. Per cui, ora ce lo concediamo, e diciamo che tutto sommato è bello, ancor prima che suggestivo, il fatto che quasi 60 anni fa, precisamente nel 1961, anno di fondazione di questa gloriosa scuola casertana, i cancelli del Giordani si aprirono per la prima volta proprio agli studenti che da grandi volevano inserirsi nel mondo del lavoro in uno dei molteplici strati di cui è formata la disciplina della meccanica.

Nell’anno 2020 il più importante successo, che dà un senso e riscatta le migliaia e migliaia di comunicati stampa in cui tante altre scuole di questa provincia lanciavano i loro immancabili progetti, finalizzati a instaurare una linea di continuità tra scuola e lavoro, si verifica proprio dentro a quell’indirizzo di studi, cioè il più antico, che oggi è già retaggio di una tradizione, parola romantica, che il Giordani riesce a trasformare in knowhow.

59 anni, dal ’61 al 2020, non trascorsi invano, dunque.

Oggi la meccanica, disciplina felicemente esposta ai processi della modernizzazione e del progresso, è tutt’altra cosa rispetto a quella del ’61.

Come scritto nel documentato e interessante comunicato stampa della scuola, che pubblichiamo in calce a questo articolo, oggi tanti processi produttivi dipendono, in una percentuale ancor maggiore rispetto a ogni passato, prossimo o remoto, da avanzatissimi sistemi meccanici.

Dunque, la meccanica non è un reperto archeologico, una materia soppiantata dall’elettronica avanzata, così come sembra esser capitato, ad esempio, nel settore automobilistico. No, la meccanica esplora altri mondi e diventa meccatronica e protagonista di un nuovo format della produzione manifatturiera.

Protagonista indispensabile. Va da sé, allora, che le imprese serie cerchino insistentemente giovani studenti anche solo diplomati per offrirgli un posto di lavoro strutturato ed aperto ad ulteriori miglioramenti professionali.

Deve essere ben presente nella testa della dirigente scolastica del Giordani, Antonella Serpico, e in Confindustria Caserta, la combinazione delle classiche curve della domanda e dell’offerta di lavoro, se è vero come è vero che questa grande istituzione scolastica della città capoluogo e l’associazione di categoria degli imprenditori si sono messi insieme per tessere la tela e per far sì che l’auspicio, la speranza di un effettivo collegamento tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro possa cominciare ad offrire esempi concreti e reali, che diano fiducia agli studenti e alle loro famiglie e soprattutto diano un senso di finitezza alla missione di una scuola, spesso deconcentrata, ripiegata su individualismi autoreferenziali e non tesa, invece, con la testa e col cuore alla grande sfida epocale dell’occupazione giovanile.

I 4 studenti del “Giordani” assunti da un’industria casertana sono Lorenzo Petitta, di Caserta, neodiplomato con 94;

Salvatore Schiavone di Aversa, anche lui diplomato con 94, entrambi provenienti dalla 5° B.

Dalla 5° A arriva, invece, Ludovica Noia, diplomatosi con 100.

L’ultimo assunto ha frequentato la 5° C: si tratta di Antonio Scarpa di Casagiove, diplomato con 100.

 

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL “FRANCESCO GIORDANI”:

La genesi dell’istituto tecnico industriale “Francesco Giordani”, nato per formare i periti meccanici e punto di riferimento per l’intero  territorio della provincia di terra di lavoro,  risale al 1° ottobre 1961. L’ attuale sede di via Laviano, progettata nel 1962, è stata attivata nel 1973.  

Nell’anno scolastico 2012-2013, contrassegnato dalla nomina del nuovo dirigente scolastico,  Dott.ssa  Antonella Serpico, è iniziata la progettazione    di ambienti didattici innovativi dotati di moderne tecnologie e con una architettura degli spazi tale da permettere di organizzare ambienti flessibili e stimolanti, funzionali alle nuove metodologie didattiche e alla formazione dei docenti. Perfetta sintesi fra tradizione e innovazione.

Dal 2019 l’istituzione scolastica aggiunge nel proprio palmarès il riconoscimento del  MIUR come  Scuola polo Azione #25 Piano Nazionale Scuola Digitale-Formazione centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi e la progettazione operativa di attività.

La peculiarità principale dell’articolazione “MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA” è quella di approfondire, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. La meccatronica nasce dalla necessità di creare saperi nell’ambito della modellistica, simulazione e prototipazione dei sistemi di controllo. I principali campi di applicazione sono la robotica, l’automazione industriale, i sistemi meccanici automatici degli autoveicoli.

La meccatronica oggi è il comparto manifatturiero centrale per il passaggio alle nuove modalità produttive spinte da Industria 4.0. Le grandi imprese lo sanno bene, ma anche le piccole e medie imprese sono  impegnate nella ricerca di un maggior numero di figure professionali legate proprio alla trasformazione in atto della catena produttiva. Da qui al 2023 UNIONCAMERE stima un fabbisogno occupazionale delle aziende della filiera «meccatronica-robotica» che oscilla tra le 83mila e le 96mila unità.