Jackpot e i CASALESI. Arrestato stamattina Massimo Venosa. Due giorni fa in manette era finito Salvatore Frattoluso

24 Febbraio 2020 - 13:04

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato della Questura di Caserta ha tratto in arresto il quarantaquattrenne VENOSA Massimo, originario di S. Cipriano d’Aversa, condannato in via definitiva a 10 anni di reclusione, nonché all’interdizione legale durante la pena e all’interdizione perpetua dai pubblici Uffici. Il provvedimento che ne ha disposto la carcerazione, formalizzato dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, è stato emesso al termine di un lungo iter processuale, conclusosi con rigetto del ricorso da parte della Suprema Corte di Cassazione.

La cattura odierna si pone in scia a quella realizzata nella mattinata di sabato 22 febbraio u.s., allorquando personale dello stesso Ufficio ha tratto in arresto il trentottenne aversano FRATTOLUSO Salvatore, condannato anch’egli in via definitiva, nell’ambito dello stesso procedimento penale, alla pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione, oltreché all’interdizione legale durante la pena e all’interdizione perpetua dai pubblici Uffici.

Entrambi gli arrestati, infatti, sono stati coimputati in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, contro il gruppo “Schiavone – Venosa”, che si è conclusa con numerose condanne e, nel caso degli odierni arrestati, col riconoscimento delle relative responsabilità per traffico di stupefacenti, aggravato dall’aver agito al fine di agevolare il clan de “i casalesi”, commesso a Napoli tra l’agosto del 2014 e il maggio del 2015. Terminati gli atti di rito, VENOSA Massimo e FRATTOLUSO Salvatore sono stati associati presso le Case Circondariali competenti per territorio.