LA FOTO. Antenna telefonica in pieno centro abitato, cittadini in protesta
13 Giugno 2025 - 09:14

I lavori, avviati il 10 giugno, hanno provocato l’immediata e vibrante protesta dei residenti, che sono scesi in strada bloccando fisicamente l’intervento
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ORTA DI ATELLA – Dopo il caso dell’antenna telefonica installata nel parcheggio del centro commerciale Fabulae, un nuovo impianto per la telefonia mobile targato Iliad sta alimentando la tensione a via San Nicola, in piena zona residenziale, proprio di fronte alla chiesa di San Michele Arcangelo ad Orta di Atella. I lavori, avviati il 10 giugno, hanno provocato l’immediata e vibrante protesta dei residenti, che sono scesi in strada bloccando fisicamente l’intervento.
Sembrerebbe che nessun confronto pubblico sarebbe stato avviato prima dell’inizio dei lavori, autorizzati probabilmente tramite silenzio-assenso.
Durante la protesta, si sono recati sul posto Giuseppe Massaro, presidente del consiglio comunale, che abita a soli 30 metri dall’area interessata; Antonio Chianese, consigliere comunale; Pasquale Pellino, vicesindaco e assessore all’ambiente, la cui presenza evidenzia la portata del malcontento popolare e il Geom. Francesco Cirillo. Grande assente l’assessore al ramo, Antonio Russo.
A guidare la mobilitazione è il gruppo Orta Viva, che per voce del coordinatore Vincenzo Della Volpe ha espresso “totale contrarietà all’installazione dell’impianto” e “massima preoccupazione per la salute pubblica e la trasparenza amministrativa”.
A destare ulteriore sconcerto è stato il fatto che il Comune – sindaco e amministratori in testa – non era stato informato dell’intervento. Nessuna comunicazione formale, nessun passaggio pubblico, nemmeno tra gli uffici. Solo a installazione avviata è emersa l’esistenza di un’istanza, presentata attraverso il portale nazionale impresainungiorno.gov.it, rimasta però inesplorata e in giacenza negli archivi digitali del Comune, senza essere mai smistata per la dovuta istruttoria.
Santillo ha disposto un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità personali o organizzative all’interno dell’Ente, e ha chiesto al Suap (Sportello unico per le attività produttive) una relazione dettagliata su tutte le pratiche per impianti di telecomunicazione definite tramite silenzio-assenso.