LA FOTO MONDRAGONE. Incredibile: decine e decine di dipendenti dell’impresa dei rifiuti nella caserma dei carabinieri per denunciare l’ex mozzarellaro della Porsche
23 Settembre 2019 - 13:20
MONDRAGONE – (g.g.) E’ talmente disastrosa l’emergenza della legalità in questo territorio che quei pochi come noi che lottano, il più delle volte, contro i mulini a vento, non vanno per il sottile e prendono tutto, anche roba di non eccelsa qualità, ma che è utile a vincere una piccola battaglia contro “il sistema”.
Il fatto che i dipendenti dell’impresa dei rifiuti di Mondragone, la Isvec, non abbiano mai denunciato il malaffare che allignava intorno a loro e anche in mezzo a loro, il fatto che non l’abbiano fatto per anni e che per portare il pane a casa abbiano accettato compromessi, non vuol dire che la decisione dei giorni scorsi di chiamare lo Stato, cioè l’Arma dei carabinieri a intervenire nell’autoparco della vergogna, che naturalmente è stato sequestrato, debba essere additata allegandovi delle riserve o addirittura scartata.
Esasperati dal fatto di non aver preso lo stipendio, nonostante la nuova impresa dell’ex operatore caseario Ivano Balestrieri da Ischia, l’uomo di cui ci siamo già occupati quando scorazzava con una Porsche per le strade di Caserta, si sono rivolti, per una volta, a chi è giusto, serio e civile si rivolgessero. E siccome hanno trovato una risposta immediata visto che i carabinieri hanno dimostrato che di fronte a denunce precise, circostanziate, lo stato è ancora in grado di fare la sua parte, stamattina, addirittura, con una manifestazione senza precedenti, gli operatori ecologici di Mondragone si sono recati tutti insieme nella caserma che ospita il reparto territoriale, ma anche la stazione dell’Arma, per presentare denuncia.
Non è ancora chiaro se il destinatario della stessa sia il già citato uomo della Porsche e delle mozzarelle. Su questo vi saremo più precisi nelle prossime ore. Una cosa però sta girando come indiscrezione. Si parla di una lettera minacciosa in cui si paventa addirittura il licenziamento dell’operatore ecologico che ha materialmente compiuto la telefonata alla caserma dei carabinieri nel giorno del sequestro dell’autoparco.
Guardi, signor Balestrieri, noi concediamo ancora il beneficio del dubbio a questa notizia, ma se dovesse arrivare sulla nostra scrivania, una lettera del tenore minaccioso, così come i dipendenti della sua azienda sostengono sia stata, dalla Porsche, dalle catene finissime da mezzo chilo che lei indossa, cioè da questo scherzo satirico, passeremo ad un’analisi completa che arriverà fino alla settima generazione e che riguarderà anche quei personaggi della politica mondragonese o contigui ad essa che hanno propiziato il suo arrivo. Il comune l’ha già liquidata della porzione del mese di agosto in cui lei ha operato dopo il passaggio di cantiere.
Nonostante ciò, i dipendenti non sono stati pagati e per questo giustamente protestano. Perchè se lei va in giro con la Porsche, molte di queste persone hanno difficoltà a mettere il piatto in tavola.
Entriamo in campo anche noi. Per cui, i signori Zannini, il sindaco Pacifico, l’assessora signora Tramonti, ma soprattutto suo marito, signor Campoli, fanno bene a considerare quello che sta succedendo con la dovuta preoccupazione.