TRENTOLA. La gara da 360 mila euro per il bene confiscato alla camorra senza la data. Dopo la figuraccia, l’aggiunta a penna. Quando la pezza…

24 Agosto 2024 - 16:03

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TRENTOLA DUCENTA – Come si suol dire, quando la pezza è peggio del buco.

Ieri pomeriggio scrivevamo un articolo relativo a una determina per la manifestazione di interesse da presentare al comune di Trentola Ducenta, relativamente alla gestione di un bene confiscato la mafia che riceverà 360 mila euro di finanziamento da parte della regione Campania per attività di supporto a ragazzi e ragazze con sindrome dello spettro autistico e con sindrome di Down.

Dopo la segnalazione fatta anche dalla ex consigliera comunale Martina Fabozzi, che denunciava il periodo agostano, quello delle ferie, scelto per la pubblicazione e soprattutto l’assenza della data di scadenza del bando, è successo un bel casino al comune di Trentola Ducenta.

E la prova l’abbiamo dal documento pubblicato sull’albo pretorio. Infatti, il dirigente Massimo Apollonio Capasso (o chi per lui) non ha fatto una correzione, il famoso errata corrige, ma ha direttamente cambiato il documento presente sull’albo.

Quello che abbiamo pubblicato ieri, infatti, non presentava alcuna data di scadenza per le domande da inviare al comune. L’atto nuovo, invece, vede l’aggiunta a penna, quindi successiva alla redazione del documento stesso, che segnala come data ultima il 27 agosto, alle ore 12.

L’impressione è che quindi si siano mossi dopo la segnalazione della ex consigliera comunale Fabozzi, quindi, cercando di mettere una pezza.

Una pezza letteralmente messa a penna che, però, non cambia la sostanza di quanto fatto.

Perché una procedura per la gestione di un bene confiscato alla mafia, proprio per il valore sociale che ha un atto del genere, non può essere pubblicato il 12 agosto, non può essere pubblicato nei giorni di minore attenzione pubblica e, addirittura, senza la data di scadenza, cosa poi corretta a penna successivamente.

Situazioni del genere, procedure relative ai beni confiscati alla criminalità organizzata, ripetiamo il concetto già espresso ieri (clicca e leggi), devono viaggiare su un tragitto di rispetto della trasparenza degli atti ancor superiore. Non basta rispettare le norme, bisogna essere ancora più limpidi, per l’appunto, trasparenti.

E pubblicare un documento inizialmente senza data, poi aggiunta a penna, nei giorni delle inopinate ferie nazionali agostane, a noi pare proprio il contrario.

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