“La paga non basta, mio figlio è malato”, la confessione dopo la tentata rapina all’Unicredit

17 Gennaio 2020 - 08:45

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Michele S., il 25enne di San Cipriano d’Aversa che lunedì ha tentato di rapinare la filiale di via Rizzoli della banca Unicredit di Bologna (LEGGI QUI) si è presentato all’udienza di convalida del suo arresto per tentata rapina e lesioni ai danni di una cassiera caduta dopo essere stata spinta. Ha raccontato al magistrato che lo stipendio da muratore non bastava a sostenere la sua famiglia con tre figli, di cui uno affetto da diabete. Al termine dell’udienza di convalida, il giudice Alberto Gamberini del tribunale di Bologna ha disposto per lui la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.

Per quanto riguarda invece Giuseppe P., 29 anni, il complice di Casal di Principe, il gip Barbara Del Pizzo del tribunale di Napoli nord, al termine dell’interrogatorio per rogatoria, ha confermato la custodia cautelare in carcere con l’invio degli atti al tribunale di Bologna.

I due si erano recati in banca, durante la pausa pranzo, armati di un seghetto con il quale avevano asportato dei blister contenenti monete per 480 euro. Il 25enne fu fermato prima dai passanti, poi dalla polizia, mentre il complice 29enne si è poi costituito nella caserma dei carabinieri di Casal di Principe.