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LA STRAGE DELLE BUFALE. Lo scriviamo da anni, ora escono i numeri: centinaia di aziende chiuse nel casertano e animali sani uccisi senza motivo

8 Dicembre 2021 - 16:58

CASERTA – Una storica battaglia di Casertace pare avere finalmente un risvolto investigativo importante, dopo che la procura di Santa Maria Capua Vetere aperto un fascicolo relativo all’abbattimento dei capi bufalini in provincia di Caserta su input della regione Campania di Vincenzo De Luca, attraverso l’ASL Caserta.

“Grazie all’inchiesta della magistratura casertana l’Asl ha finalmente trasmesso i dati ufficiali, quelli che neppure le interrogazioni regionali e parlamentari erano riuscite ad ottenere. Dati che confermano senza tema di smentita le nostre reiterate, ignorate e spesso derise denunce: per oltre 10 anni centinaia di migliaia di capi bufalini sani, sono stati abbattuti per sospetta brucellosi o per sospetta tbc provocando la chiusura di quasi trecento aziende”.

Lo afferma l’avvocato Antonio Sasso, legale delle associazioni agricole “SIAAB” (Sindacato Agricoltori e Allevatori Bufalini) e Altragricoltura rinviando i dati ufficiali forniti dall’Asl di Caserta all’avvocato Vincenzo Scolastico, alla Procura della Repubblica di S. M. Capua Vetere e al Nucleo Antisofisticazioni e Sanita’ del Carabinieri di Caserta nell’ambito di un procedimento penale ad istanza di alcuni allevatori bufalini. Ad esempio, per la profilassi da tubercolosi dalla scheda dati degli anni dal 2019 al 2021 si evince che nel 2019 i capi abbattuti perche’ positivi agli esami batteriologici in vivo e’ stato di 10.455 dei quali pero’ solo in 95 capi (l’1.1%) e’ stato isolato il batterio. L’anno successivo, su oltre 8mila capi, questo dato scende addirittura allo 0,3 %. Stesso incredibile trend anche per la brucellosi”.