#LaMARCIANISEchecambia. Il blitz per Gigetto Colella caso di rozza lottizzazione e di molto dubbia legittimità
19 Agosto 2018 - 19:23
MARCIANISE (g.g.) – La vicenda della nomina di Luigi Colella detto Gigetto (Clicca qui per leggere) meriterebbe che quelle che sono le intenzioni ad essa sottese, che non hanno bisogno di essere processate, perchè sono chiare, evidenti, meriterebbe di essere trattata solo ed esclusivamente all’interno del registro, a cui abbiamo sempre creduto ciecamente e con grande onestà intellettuale che considera l’amministrazione comunale in carica, quella presieduta dal sindaco Antonello Velardi come tra e peggiori nella storia di questa provincia sotto il profilo della trasparenza degli atti di governo e di un uso spregiudicato dello strumento clientelare e lottizzatorio, vero cancro del meridione d’Italia.
Insomma non ci dovremmo mettere lì a precisare, ad esprimere ulteriori concetti che muovono da presupposti di tipo giuridico, perché qui di giuridico non c’è nulla.
Ma siccome CasertaCe è meglio di loro, allora deve compiere il sacrificio di spiegare con pazienza anche i contenuti formali, giuridico-formali, senza avere alcun interesse all’ottenimento di un qualsiasi risultato che non sia quello di una riaffermazione della legalità letteralmente cancellata dall’alfabeto della politica e della politica di governo marcianisane.
E allora affrontiamolo da questo punto di vista, diretto, dati a sangue freddo a questo Colella, amico del cuore di Filippo Fecondo. Il provvedimento, oltre ad essere il peggio del peggio relativamente a quei valori cui scrivevamo prima è anche fortemente viziato nel suo merito.
Perché se è vero dell’articolo 36 del decreto 50 consente l’affidamento diretto di incarichi o di lavori sotto ai 40 mila euro, l’applicazione di questo articolo, in pratica si tratta del codice degli appalti, non esime dall’osservanza dei principi comunitari di evidenza pubblica, che vanno comunque rispettati.
Sono così spavaldi e arroganti che non hanno neppure voluto salvare l’apparenza. Avrebbero dovuto almeno svolgere, o far finta di svolgere un’indagine di mercato, con lo strumento di un avviso pubblico, oppure motivare in maniera dettagliata, con tanto di attestazioni relative a competenze specifiche e difficilmente riscontrabili in altro professionisti di Colella rispetto alla materia del Siad.
Leggendo quella ciofeca di determina scritta da Gennaro Spasiano, l’indicazione di questa motivazione manca del tutto. Come raffazzonata, superficiale, quasi irridente, è la modalità a dir poco inadeguata con cui, nella citata determina, che potrete rileggere entrando nell’articolo con il link in altro, viene attestata l’assenza di risorse interne, cioè di dipendenti del comune in grado di compiere il lavoro affidato a Colella.
Viva #lamarcianisechecambia