L’estate che nessuno racconta, quella dei bambini e dei ragazzi diversamente abili. Lo sfogo di una mamma: “1000 euro a persona per andare in vacanza, se trovi la struttura che ti accetta. E l’Asl non passa il job”

30 Giugno 2024 - 13:00

Si tratta dell’apposita sdraio, dall’esoso costo di 700 euro, ideata per la balneazione di persone con disabilità: permette infatti di muoversi sulla sabbia ed entrare in acqua da seduti

CAPODRISE – Maddalena Pontillo, mamma di una ragazza diversamente abile di 23 anni, ci mette la faccia e scrive al neosindaco di Capodrise Nicola Cecere, firmandosi “una sua affettuosa amorevole votatrice”. La donna racconta le difficoltà di affrontare l’estate di una famiglia come la sua. Riportiamo il testo integrale del suo sfogo:

“Salve mi presento, penso che mi conosciate abbastanza bene perché lavoro in un ufficio pubblico. Allora, ho due parole da dire.. io vivo in una situazione molto difficile, ho una bambina disabile di 23 anni che è abbandonata a se stessa, non c’è una scuola, attivitá dove questi bambini possano divertirsi. Parliamo delle vacanze: siamo dal 1 gennaio cercando strutture per questi ragazzi, non c’è assistenza. Il Job (l’apposita sdraio ideata per la balneazione di persone con disabilità che permette di muoversi sulla sabbia ed entrare in acqua da seduti, ndr) lo dobbiamo pagare noi e costa 700 euro, l Asl non lo passa. Allora con grande sacrificio decidiamo di fare vacanze a spesa nostra. Ho telefonato tutti gli alberghi di Ischia, solo uno è adatto, 1000 euro a persona. Caro sindaco Nicola ho fatto una battaglia per votarti senza aver paura di nessuno. Nessuno mi è venuto a chiedere il voto… Al largo delle botteghe ci sono fossi così grandi e strade così mal curate che mi si è rotta la macchina. Sig Sindaco so che ci sono ragazze sul comune che fanno il servizio civile, che prendono 500 euro… Stanno li solo per riscaldare la sedia, perché invece non le si mette a disposizione per assistere i più bisognosi, come me ci sono tantissimi altri. Perché potrebbero prendere questi ragazzini e portarli in giro, non sono animali che ti mangiano, ma ragazzini speciali voluti da Dio così”.

Alla sollecitazione della donna, ha così risposto il primo cittadino appena eletto: “Posso solo immaginare quanto sia impegnativo vivere una vita a ostacoli.

A volte, ci si lamenta di cose futili, di stupidaggini, ignorando che intorno a noi c’è chi ogni mattina si sveglia e sa che dovrà lottare, soprattutto contro l’indifferenza.

La 

dignità delle persone disabili e il sostegno delle famiglie che se ne prendono cura è una questione che mi sta molto a cuore e, credimi, farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per alleviare un carico che, sia sul piano emotivo che economico, è enorme.

Credo che su quasi tutti i punti che hai sollevato possiamo intervenire: penso alle condizioni delle strade, agli orari di apertura di parco “Rodari”, ad un impiego più efficace e utile dei ragazzi del Servizio civile, al potenziamento dell’assistenza e dei servizi alla disabilità.

Il mio obiettivo è quello di creare una “rete” che favorisca il dialogo e la collaborazione tra le Istituzioni (il Comune, l’Asl, l’Ambito territoriale, la Scuola), le associazioni, le cooperative sociali e i cittadini; perché le formule magiche non esistono e da soli non si va da nessuna parte.

Sono sindaco da 18 giorni, ho ereditato un Comune da ricostruire e da risanare: è un’impresa che non mi spaventa, ma ho bisogno di tempo, dell’aiuto di tutti e di qualche buon suggerimento.

Passa a trovarmi.

Nicola”