L’ex capo della squadra mobile di CASERTA, Olimpia Abbate, promossa al grado di questore

31 Ottobre 2019 - 16:57

CASERTA – (pm) Nella seduta di ieri 30 ottobre il consiglio di amministrazione per il personale della polizia di Stato ha deciso gli annuali avanzamenti al grado di dirigente superiore dei suoi funzionari di vertice. Tra i 16 promossi, figura una casertana, la dottoressa Olimpia Abbate, molto conosciuta nella nostra città e in provincia per essere stata per molti anni in servizio alla questura di Caserta, prima come dirigente della squadra mobile e poi come capo di gabinetto. Da qui, dopo aver maturato una lunga esperienza soprattutto in campo investigativo nel contrasto alla criminalità organizzata, firmando numerosissime e storiche indagini, nel 2016 veniva assegnata alla questura dell’Aquila, dove tuttora svolge l’incarico di vice questore vicario. La promozione di oggi, alla seconda qualifica massima dei funzionari della polizia italiana, prelude alla sua designazione a questore di un capoluogo di provincia o a responsabile di una direzione centrale del dipartimento della pubblica sicurezza presso il dicastero degli interni.

Durante l’ impegnativo periodo casertano, la dottoressa Abbate ha diretto numerosissime operazioni di polizia giudiziaria, sviluppate anche all’estero, come in Olanda, Spagna, Germania e Polonia. Tra i suoi tanti successi, frutto di un lavoro di alta intelligence, si possono ricordare, scegliendo qua e là, l’arresto avvenuto in Germania di Francesco Carfora (condannato nel processo Spartacus), quello di Domenico Bidognetti (figlio del boss Francesco) o quello di Francesco Schiavone junior (detto ‘Cicciariello’). Numerose sono state anche le sue inchieste condotte sugli intrecci tra camorra e politica casertane. Ma ogni tipo di elencazione le farebbe torto, tanto ampi e rilevanti sono stati i risultati da lei conseguiti contro la delinquenza, che si finirebbe per ometterne sempre qualcuno, per quanto importante.

Per finire, una citazione: così il reputato magistrato anticamorra ed autorità anticorruzione Raffaele Cantone ricorda, parlando di una indagine per omicidio, la funzionaria di polizia nel suo libro bestseller del 2008 “Solo per giustizia”, in cui ripercorre in chiave documentaristica i suoi anni alla direzione distrettuale antimafia di Napoli: “…Chiamai il capo della mobile di Caserta, Olimpia Abbate, una giovane donna, brillante ed efficiente…”. Alla luce di questa ennesima affermazione di carriera dell’Abbate, c’è da dire che Cantone ci vide lungo.