L’ex parlamentare Tanzarella risponde al consigliere regionale Piscitelli sul CORONAVIRUS: “Nessuna polemica, ma le sue dichiarazioni sono sconcertanti”

17 Marzo 2020 - 10:00

Caserta – (pm) Ieri l’altro abbiamo pubblicato un post di considerazioni del consigliere regionale Alfonso Piscitelli sull’emergenza coronavirus in corso.

In proposito il professore ed ex parlamentare casertano Sergio Tanzarella ci ha inviato la seguente lettera di dissenso, che proponiamo ai nostri lettori.

Prima però notiamo come le valutazioni espresse da Sergio Tanzarella sul sistema della sanità campana siano sempre più ricorrenti tra la nostra classe intellettuale. Isaia Sales, studioso e meridionalista napoletano che non necessita di presentazioni, in un suo commento dello scorso 11 marzo parla espressamente di gestione opaca, familistica, per larghi tratti clientelare ed esposta in alcuni settori anche ad infiltrazioni malavitose che si è fatta dell’autonomia regionale campana e nel rilevante settore della sanità ed anch’egli, a riguardo di quest’ultimo, parla di “….prepotente e asfissiante controllo politico nella scelta dei primari, dei reparti, dei vertici amministrativi e anche degli infermieri. Il mercato dei primari e degli appalti è sempre aperto”. La mente corre subito, ovviamente, ai racconti del famigerato Carmine Schiavone, che sosteneva di aver persino partecipato, infiltrato nel mondo accademico, alle commissioni d’esame di medicina per alimentare la rete di relazioni del clan casalese.

Questo il testo della lettera

” …Non voglio far polemiche in questo momento ma leggo con sconcerto le dichiarazioni di … Piscitelli,

da 5 anni consigliere regionale. Domande legittime se le ponessimo io, …o il direttore di questo giornale, ma domande inaccettabili se a porle è un consigliere regionale, addirittura presidente di una commissione regionale. Siamo al ridicolo. E lui che dovrebbe dare a noi le informazioni che chiede, almeno quelle che riguardano la provincia di Caserta. Io sono rassegnato ad assistere agli eventi più incredibili e indecorosi in questa provincia, ma devo dire che mai avrei pensato ad un consigliere regionale che mostri pubblicamente di ignorare la situazione sanitaria regionale nel pieno di un’epidemia. E lui che dovrebbe informarci!!! Almeno i suoi colleghi eletti in questa provincia, in buona compagnia con i parlamentari, hanno la prudenza di tacere dal momento che sono scomparsi da 5 anni. Intanto indirettamente gli rispondo io. La situazione in Campania è tragica e ci va bene che il contagio ha qui numeri ancora contenuti. Lo smantellamento della sanità pubblica iniziato con la follia della aziendalizzazione (che vergogna aziendalizzare sanità e scuola!!!) ha prodotto disastri prevedibili: chiusura ospedali, chiusura reparti, cancellazione posti letto. Tutto è avvenuto in nome del presunto risparmio e della progressiva riduzione della Stato sociale e del vantaggio per la sanità privata, altro che concorrenza. E taccio degli scandali ricorrenti per ogni genere di corruzione di cui è prova l’azienda ospedaliera di Caserta. Dal punto di vista strettamente sanitario sappiamo che la mancanza di filtro locale ha portato a Caserta una inutile concentrazione di funzioni che localmente i servizi ASL evitavano di eseguire ingolfando di fatto l’ospedale. Contemporaneamente quasi tutto ciò che nel pubblico funzionava era con grande precisione smantellato! Le non poche competenze mortificate e spinte a lasciare. Tutti i servizi ridotti al minimo possibile in nome di un risparmio eseguito con la scorciatoia dei tagli: personale, posti letto, diagnostica, per non parlare della prevenzione (comodo e facile risparmiare così). Tralascio poi di parlare di come sono state gestite le nomine dei direttori generali, sanitari, amministrativi, e non pochi primariati. Sono fatti che il signor consigliere dovrebbe conoscere da solo. Dovunque molto personale demotivato, umiliato e con carichi di lavoro immani e tuttavia ancora impegnato ad assolvere i propri compiti con generosità responsabile. Chi frequenta reparti limite come quelli di oncologia o di gravi patologie si avvede facilmente della inadeguatezza numerica del personale e della mancanze spesso di elementari presidi e strumenti sanitari!!! E in questa situazione di stentatissima sopravvivenza ecco il virus e il signor consigliere che pone domande. Le rispondo io signor consigliere: la sanità campana non è pronta ad affrontare il virus non per mancanza di professionalità o di impegno ma perché non è stata strutturata per le emergenze e perché anche dinnanzi al pericolo imminente i vertici della Regione si sono mossi in colpevole ritardo e con loro una massa di consiglieri avvezzi alla palude e al silenzio. Non ci resta che sperare che il virus affoghi nelle acque inquinate del Garigliano o del Volturno risparmiandoci sofferenze e morti a causa di carenze ed errori di cui i cittadini non hanno colpa se non quella di aver dato voto e fiducia a politicanti inadeguati già al solo ordinario. Tragga lei le conseguenze signor consigliere Piscitelli presidente della prima commissione regionale”.

 

Questo il post del consigliere regionale Alfonso Piscitelli  pubblicato dal nostro giornale l’altro ieri.