L’INTERVENTO. Francesco Marzano: “Turismo distrutto, che brutto il silenzio del ministro Franceschini. Queste le misure che occorrono per evitare il fallimento di decine di migliaia di imprese”

1 Aprile 2020 - 11:28

Ci scrive il noto imprenditore, promotore e fautore di attività finalizzate alla valorizzazione dei beni culturali, storico-architettonici e ambientali della nostra provincia

CASERTA – “È passato più di un mese dall’inizio dell’emergenza covid 19 e non ho letto nessun intervento del Ministro dei beni culturali Franceschini sulla gravissima crisi che a questo punto ha colpito uno dei settori economici più importanti del nostro Paese: il turismo. Mi sarebbe piaciuto veramente tanto leggere ed avere, come imprenditore e come cittadino, una sua presenza. Che cosa faremo in un mondo che non sarà più lo stesso? Un silenzio assordante e devastante.

Di cosa abbiamo bisogno? È opportuno avere la possibilità di considerare come credito di imposta i canoni che si corrispondono per la gestione delle strutture alberghiere e di accoglienza. La stessa misura dovrebbe essere presa per le agenzie di viaggio ed i commercianti di vario genere.
E’ fondamentale prevedere l’azzeramento delle imposte nazionali e locali e considerare una proroga sui mutui ben oltre il periodo già previsto, per un semplice motivo il nostro settore farà più fatica a riprendersi e si ripartirà molto lentamente.
Non di minore importanza la sospensione della centrale rischi.
È necessario, inoltre, intervenire con forza e velocemente nel rapporto con gli istituti di credito affinché si impegnino concretamente per supportare, in tempi certi, la liquidità a medio e lungo termine.
In questo momento l’intervento sulla liquidità che le banche possono concedere per somme consistenti, consentirebbe di ripartire e pagare gli stipendi ai dipendenti. Se non si mette mano a provvedimenti di questo genere, in modo chiaro e repentino, il turismo rischia di diventare un settore senza prospettive anche per migliaia e migliaia di lavoratori di settori che, come il commercio e la ristorazione, sono a esso direttamente collegati.

Stiamo aspettando con fiducia l’intervento della Regione Campania, unica che ha competenze specifiche per il nostro comparto e chiaramente ci aspettiamo un intervento importante da parte del sistema Camerale da dove deve scaturire la rimonta.

Oggi ho letto anche di alcune proposte interessanti, oltre quella della liquidità, come quello di inserire nel prossimo decreto un credito di imposta da 250 € per gli italiani che quest’anno decideranno di passare le vacanze nel nostro paese oppure quello di un prestito magari commisurato alla redditività accertata delle imprese in periodi normali.

Nessuno vuole donazioni, ma quello che ci serve per ripartire appena tornerà un po’ di sereno, una cosa è certa che non si potrà più gestire il fenomeno economico del turismo come lo si è fatto fino a febbraio 2020. Promozione ed Organizzazione sono da rivedere di sana pianta”.