LO SCANDALO ASL. Gennaro Oliviero, più che trafficante di influenze, appare un “compratore di sale”, un vero fessacchiotto. Leggete gli insulti dell'”uomo cloaca” Carizzone nei suoi confronti

23 Febbraio 2021 - 12:51

Solo poco più di due mesi dopo l’ottenimento della proroga della carica di capo dipartimento della Salute Mentale, il batterista aversano ne diceva di cotte e di crude in una conversazione intercettata che PUBBLICHIAMO integralmente IN CALCE, con il suo fido Francesco Della Ventura

 

AVERSA(g.g.) Per essere un drago del clientelismo sanitario, una macchina da voti conquistati attraverso la cura quotidiana del suo orto di soldati divenuti tali dopo essere stati clientes, ‘sto Gennaro Oliviero appare molto più fesso di quanto lo si voglia dipingere e di come indubbiamente viene percepito dai suoi colleghi politici ma anche dalla gente comune.

Ieri abbiamo affrontato la parte dell’ordinanza in cui, sempre secondo quello che il “frescone” Carizzone afferma in conversazioni intercettate, l’Oliviero sarebbe intervenuto per attivare il fertile sentiero, una vera e propria via aurea che ha consentito in due anni e mezzo all’avvocato aversano Victor Gatto, di intascare quasi 70mila euro di incarichi, naturalmente senza dover fronteggiare l’incomodo di far competere la sua preparazione con quella di altri avvocati in un sistema di giusta concorrenza, sistematicamente e sistemicamente violata nel 99% dei casi, in ogni comune e in ogni ufficio pubblico di questa provincia, al grido di “Così va il mondo“.

Già ieri abbiamo scritto che la non certo irrilevante famiglia Gatto, formata da Mario Gatto, già parlamentare dell’Ulivo ad inizio di questo secolo, dall’appena citato Victor Gatto e anche da Francesco Gatto, da tempo segretario cittadino del Pd di Aversa, si è schierata alle ultime elezioni regionali con Stefano Graziano, associando il proprio impegno a quello del sindaco Alfonso Golia, in pieno dissenso con l’altra parte del Pd locale, quella più grande e sostanziosa, che fa riferimento proprio a Gennaro Oliviero e che può contare su 4, 5 consiglieri comunali passati all’opposizione.

Oliviero e Victor Gatto: se è vero quello che è riportato nella trascrizione delle intercettazioni, questa è la prima “mega sola” presa dal politico sessano.

Ma la novità di stamattina si associa ad un nuovo sorriso suscitato dalle parole e dal modo di porre i suoi ragionamenti da parte di Luigi Carizzone.

Ci auguriamo per lui che le contestazioni mossegli dalla Procura della Repubblica di Aversa-Napoli nord e confermate da un gip dello stesso tribunale vengano smontate dal Riesame. D’altronde, non sarebbe la prima volta che tutto quello che appare evidente, inconfutabile dentro ad un’ordinanza, non trovi, nell’applicazione dettagliata del diritto, riscontri e ragioni per confermare le misure cautelari chieste e ottenute da una procura.

Detto ciò, a meno che le registrazioni pubblicate non siano false (e questo tendiamo ad escluderlo dato che sono state realizzate da serissimi carabinieri del Nas), Luigi Carizzone non si potrà offendere se associamo simpaticamente, traendo da queste registrazioni, un tutt’altro che infondato giudizio etico-severo sui suoi comportamenti, la sua figura ad un personaggio di un vecchio film di un giovane Renzo Arbore, scoppiettante e nel pieno della sua vena goliardica: “L’uomo cloaca di FF.SS., che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi bene?” (GUARDA IL VIDEO).

L’intercettazione telefonica o ambientale non consente di visualizzare il comportamento fisico e fisiognomico del Carizzone. Ma un alto dirigente di una struttura di fondamentale importanza, qual è un’Asl, braccio operativo della Regione Campania, che, quando parla, pronuncia una parolaccia o propina un insulto con un delta di massimo tre sillabe, beh, poi non ci stupiremmo se mangiasse in un certo modo, magari grattandosi il sedere mentre lo fa, proprio alla maniera del formidabile uomo cloaca di FF.SS.

Un concetto che viene rafforzato dall’incredibile cambio di posizione che Carizzone compie dopo aver ricevuto la proroga per la funzione di capo del dipartimento della Salute Mentale. Mentre ad ottobre 2018 tesseva le lodi di Oliviero mandandogli anche un biglietto di ringraziamento, solo tre mesi dopo, cioè nelle prime decadi di gennaio, così si esprimeva rispetto ad una posizione polemica che il consigliere regionale del Pd, oggi divenuto presidente del consiglio, aveva assunto nei confronti del governatore Vincenzo De Luca: “Si è messo contro De Luca? Questo è un montanaro di merda, stu scem e merd, questo imbecille, questo microbo di montagna…“.

Ecco perchè abbiamo detto che nella gravità indiscutibile del comportamento di un dirigente Asl e al di la di quello che può essere l’esito penale di questa prima fase cautelare, tutto ciò ci strappa un sorriso e perchè no, anche un piccolo ghigno, pensando che a volte ci sono persone più furbe dei politici e che dai politici prendono senza dare.

Perchè, al di la degli ulteriori provvedimenti amministrativi che l’allora direttore generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio (anche lui indagato), indubbiamente vicino ad Oliviero, assunse a favore di Luigi Carizzone, nominandolo prima di tutto Direttore, cioè Primario dell’Unità operativa complessa della Salute Mentale, condizione necessaria e propedeutica per l’allungamento fino a luglio 2021, cioè fino a quando sarebbe andato in pensione, dell’altra funzione, che aumentava sensibilmente il suo stipendio, di capo dipartimento, dicevamo, al di la di questo, uno che si esprime in quel modo nei confronti del suo presunto benefattore, sicuramente non l’ha votato alle ultime elezioni regionali.

Per cui, il più aristocratico Victor Gatto e “l’uomo cloaca” Luigi Carizzone diventano due attori di uno stesso copione, trasformando Gennaro Oliviero, da “trafficante di influenze” cioè in un politico che, secondo il dettato accusatorio della procura di Aversa, preme facendo valere il suo potere per raccomandare questo o quell’altro, ad un “trafficante di sale“. Di quel sale che sicuramente l’avvocato Victor Gatto e “l’uomo cloaca” della neuropsichiatria casertana Luigi Carizzone “gli hanno mandato a comprare“. 

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA