L’USURA DELLA FAMIGLIA CHIOCCHINO. Il pentito Buonanno: “Vi rivelo il nome di un mio prestanome insospettabile. Dopo il mio arresto, mio padre ha continuato a far camorra”
3 Gennaio 2023 - 12:02
Dai documenti giudiziari, depositati dai pubblici ministeri della Dda nei processi relativi al clan Belforte, emergono elementi significativi, resi disponibili dalle dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia
MARCIANISE – Non è improbabile che a media scadenza, di qui a qualche mese, le dichiarazioni del pentito Giovanni Buonanno, ultimo della serie tra i collaboratori di giustizia del clan Belforte, produrranno qualche conseguenza concreta in termini di ordinanze e anche di arresti.
Per il momento, gli inquirenti della Dda che lo stanno ascoltando a più riprese prendono appunti, in modo da poter lavorare ai riscontri documentali, agli incroci logici e sovrapponibili a quelli di altri collaboratori di giustizia.
Presumibilmente, faranno così anche per la formulazione da parte del collaboratore di giustizia sull’esistenza a Marcianise o nei dintorni, dell’esistenza di una persona che lo rappresentava in tutto e per tutto in un’atitvità commerciale.
Potremmo definirla anche una persona insospettabile, visto che di Salvatore Glorioso, l’uomo citato dal pentito, mai si era sentito parlare e dato che l’unica persona con questo cognome entrato nelle cronache giornalistiche marcianisane si chiama Alessandro Glorioso, imputato e poi assolto nel processo relativo al controllo da parte della famiglia Petruolo di Portico di Caserta, storicamente legata ai Belforte, della bouvette dell’ospedale di Marcianise.
Al momento e fino a quando non compiremo ulteriori accertamenti, il fatto che Buonanno parli di un bar, intestato a Glorioso o a suoi familiari, ma che in realtà apparterebbe a lui, e il fatto che Alessandro Glorioso, ripetiamo, assolto, fu coinvolto in un procedimento relativo ad una bouvette, quindi, ad un bar, costituisce solo una coincidenza.
Un’altra cosa interessante che Buonanno afferma riguarda attività criminali molto recenti, compiute da lui fino all’ottobre 2021.
Il pentito parla del reimpiego del danaro provento dell’attività di usura, vero e proprio core business di famiglia, anche in altre attività. Per cui, dai verbali dovrebbero emergere i nomi di altri prestanome in aggiunta a quello di Salvatore Glorioso.
Giovanni Buonanno è stato arrestato nell’ottobre 2021 per le estorsioni compiute ai danni di un caseificio e per il racket sui manifesti elettorali, ma questa svolta non avrebbe fermato le attività di famiglia, visto e considerato che, sempre secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, trasfuse come elemento di prova dai pubblici ministeri in uno o più processi riguardanti i Belforte, il lavoro sarebbe stato continuato dal padre, Gennaro Buonanno.