MARCIANISE. Cartelle Tari, a 24 ore dalla scadenza per il pagamento, migliaia e migliaia di cittadini non le hanno ancora ricevute. Città alla deriva, Tartaglione denuncia
29 Giugno 2022 - 10:05

Discutere dell’efficienza del lavoro del sindaco Velardi, dei suoi assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza è ormai come sparare sulla Croce Rossa. Ovviamente i dipendenti dell’ufficio tributi diventano il comodo capo espiatorio e magari in prospettiva facciamo una bella pastetta con queii della Sogert o della Publiservizi e così tante bollette e tanti quattrini
La scadenza per il pagamento è il 30 giugno 2022, ma la maggior parte dei cittadini non ha ancora ricevuto l’avviso per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Solo una parte di cittadini, quelli in possesso di una Pec o dello Spid, sono riusciti a conoscere la scadenza e l’importo da pagare. Una situazione paradossale che allarma moltissimi contribuenti, i quali, da qualche giorno stanno chiamando l’ufficio tributi del Comune
“Quello che sta accadendo è sintomo di una inefficienza da parte di chi sta amministrando il Comune” – ha spiegato Alessandro Tartaglione. “Ad un giorno dalla scadenza del pagamento del versamento unico o della prima rata, la stragrande maggioranza delle famiglie di Marcianise non ha ancora ricevuto l’avviso di pagamento. Un fatto grave che è sintomatico dello stato di inefficienza in cui versa questa amministrazione comunale. L’assessore ai tributi, interrogato dal sottoscritto, invece di spiegare come si devono comportare i cittadini che non dovessero ricevere prima della scadenza l’avviso, si è inerpicato in una disquisizione tecnica sulla necessità di superare la “postalizzazione” cartacea. Digitalizzare i servizi va benissimo – ha concluso il consigliere comunale di opposizione – ma intanto il Comune deve garantire il servizio di recapito dei bollettini di pagamento. Questa cosa non sta avvenendo mentre si scarica l’inefficienza del sindaco e della giunta sui dipendenti comunali dell’ufficio tributi che in questi giorni sono sommersi dalle richieste dei cittadini che telefonano o affollano le stanze del Comune per chiedere spiegazioni”.