MARCIANISE. Ci risiamo con l’ex Siemens che i Barbarano e Fecondo vogliono trasformare in Outlet. Ripetiamo perchè secondo noi, com’è oggi, si tratta di una truffa ai danni dei cittadini marcianisani

31 Luglio 2025 - 18:01

Se ne sta parlando sottotraccia in questi giorni. Ci sarebbe un atto amministrativo e soprattutto Fecondo è stato avvistato più volte dalle parti del Comune. E allora lode a Velardi che non lo permise

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MARCIANISE (g.g.) Storicizzare la cattiva politica, quella dei favori, quella che si piega da una parte e dall’altra a comando in base agli interessi dell’uno o dell’altro, in base alla potenza economica di un imprenditore che sa usare argomenti molto convincenti per ottenere qualcosa, è impossibile. Perché quando tu pensi che si sia chiuso un capitolo che tu hai pensato di catalogare, storicizzare per l’appunto come il peggio mai visto, ti accorgi che quel capitolo continua con un peggio ancora peggiore e in questo caso il gioco di parole è proprio voluto

Va detto che francamente l’attuale amministrazione comunale non solo è la peggiore che noi abbiamo mai visto a Marcianise, ma come abbiamo già detto, lo dobbiamo ammettere, perchè quando si sbaglia si sbaglia, riabilita quelle di Antonello Velardi, che aveva la forza e la personalità magari aiutato da un egocentrismo non sempre controllato, per  dire no anche ai potentati economici

Ed è forse proprio per dire no e pere non dire sì in maniera sbracata alla famiglia imprenditoriale dei Barbarano sull’agognato cambio di destinazione d’uso dell’area ex Siemens su cui abbiamo scritto tantissimi articoli, che Velardi rompe l’antico idillio con Filippo Fecondo, che politico non è più da un pezzo e il professionista lo fa ndo cojo cojo. Lo ha fatto al soldo professionale di Nando Canciello altro personaggio notissimo ai lettori di CasertaCe lo sta facendo da tempo arruolato dalla famiglia Barbarano

Noi abbiamo sempre espresso riserve sul cambio di destinazione d’uso di quell’area dove i Barbarano e Fecondo vogliono sostanzialmente far nascere un nuovo outlet nel centro di Marcianise.

Abbiamo saputo che questa amministrazione ha fatto quello che Velardi non volle fare. Cioè un atto di governo che avrebbe definito questa procedura Però, non ce n’è traccia. Non si sa dove sia. Non è pubblicato nel sito istituzionale del Comune e quindi ci dobbiamo necessariamente muovere con la denuncia giornalistica, Per riagganciarci e per riagganciare i nostri lettori marcianisani a questa vicenda decliniamo una sintesi riguardante gli aspetti tecnico-amministrativi della questione ex Siemens

Il Sito industriale ex Siemens è un UNICUM catastale. Infatti tutti gli immobili che lo compongono sono individuati tutti con la stessa particella la n. 5102 del foglio catastale n. 11. L’intera area industriale ha una superficie di circa 98.000 mq.

La richiesta del cambio di destinazione d’uso attraverso un permesso di costruire convenzionato ex art. 28 è, secondo l’arch. Barbarano figlio dell’imprenditore padre e discepolo  del già citato Filippo Fecondo  e secondo l’assessore ing. Farro, rivolta solo ad una piccola porzione dell’opificio industriale prospiciente a via F.lli Kennedy.

 Questa porzione non è stata, però, opportunamente frazionata e non è stato frazionato nemmeno quell’opificio dal resto del complesso ex industriale. Ragion per cui se viene consentito questo cambio di destinazione d’uso con un permesso di costruire convenzionato, tutta la restante parte degli immobili dell’ex opificio industriale potranno essere  oggetto di modificazione con delle semplici SCIA per ristrutturazione e senza l’obbligo di lasciare alla collettività gli standard previsti che, per le aree commerciali, in Italia, sono nell’ordine del 30% e in quelle del piano recupero urbano, sono addirittura del 35% della superficie disponibile.

Barbarano lascerebbe alla collettività con questo intervento, a nostro avviso del tutto illegittimo su categorie non omogenee e soggette a Piani Attuativi poco meno di 3.000 mq a fronte dei 29.400 mq frutto del rapporto relativo all’intera superficie ex Siemens che ricordiamo è pari a 98.000 mq.

L’idea, come abbiamo scritto prima, è quella, molto rozzamente, di realizzare un nuovo Outlet questa volta interno alla città di Marcianise senza i necessari parcheggi senza una viabilità interna. Con la conseguenza che, dopo l’orario di chiusura delle attività commerciali, si possa chiudere il cancello dell’attuale recinzione perimetrale e chiudere l’impianto a mo’ di mercato rionale.

Facendo una battuta, siamo di fronte, a un’operazione di raffinatissima architettura e di ancor più raffinata urbanizzazione. Il Puc della città di Marcianise dovrà essere approvato.

Giusto per chiarire a chi si muove per far passare sotto silenzio questa operazione, trattasi di un PUA da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale con l’obbligo, per la trasparenza, dell’affissione all’Albo pretorio per 30 gg per eventuali osservazioni.