MARCIANISE. Concorso per istruttore ambientale. Colpo di scena: il giudice respinge l’archiviazione per Velardi e Angela Letizia e ordina altri 6 mesi di indagini

30 Dicembre 2020 - 10:48

MARCIANISE – Nessuna archiviazione di uno dei tanti procedimenti penali che pendono a carico dell’attuale sindaco di Marcianise Antonello Velardi.
Il Pm Di Vico riteneva che non sussistessero elementi per chiedere il rinvio a giudizio del primo cittadino e di Angela Letizia per la nota vicenda del concorso indetto dal Comune di Marcianise due anni fa per nuovo istruttore direttivo tecnico ambientale a tempo pieno indeterminato.

L’indagine aveva preso le mosse da una denuncia molto circostanziata presentata da Gennaro Spasiano, ingegnere e al tempo del concorso dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, il quale sosteneva di aver ricevuto pressioni per orientare l’esito del concorso.

Prima di Spasiano, era stato Casertace a occuparsi, più di una volta, di una vicenda che a noi era parsa poco chiara sin dal primo momento, al punto da organizzare addirittura un racconto live relativo allo svolgimento degli orali, in modo che questo potesse evitare quello che, sempre a nostro avviso, rappresentava un esito stabilito a priori.
La richiesta di archiviazione formulata dal Pm non ha trovato riscontro nella valutazione del GIP Rosaria Dello Stritto.
Anzi, a guardar bene il provvedimento con cui il Gip riapre per almeno 6 mesi le indagini preliminari, la sua visione delle cose è significativamente diversa da quella maturata dal magistrato dell’accusa.

In verità, la Dello Stritto non mostra di avere un’idea colpevolista o para-colpevolista, ma sembra chiedere al sostituto procuratore di poter decidere avendo a disposizione molti più elementi di indagine rispetto a quelli risicati posti alla base della richiesta di archiviazione.
Un esempio evidente di terzietà e dunque di effettiva, interessante, anche perché non molto usuale, applicazione del CPP così come questo uscì dalla riforma sul giusto processo.
Insomma, tutto si potrà dire alla Gip Dello Stritto eccetto che non abbia mostrato e dimostrato una grossa personalità e di aver offerto anche uno dei rari momenti in cui si coglie realmente la distinzione tra il magistrato dell’accusa e il giudice chiamato a decidere.

Nel dettaglio, la Gip chiede al Pm che, a suo avviso, non avrebbe svolto attività investigativa, partendo da una valutazione in nuce sulla non processabilità degli indagati: