MARCIANISE. La denuncia di Fabrizio, disabile grave del Parco Primavera: “Ascensore sempre guasto e appartamento senza termosifoni. Un cane vive meglio di me”
22 Ottobre 2018 - 10:57

MARCIANISE – Si chiama Fabrizio Acciaro, ha 39 anni, è laureato in Giurisprudenza ed abita nel Parco Primavera di Marcianise, all’interno di una palazzina dell’Iacp situata al primo piano della Palazzina N Scala A al civico 17. Da tantissimi anni convive con una malattia degenerativa ed è costretto su una sedia a rotelle. Non solo, a causa del diabete, è diventato recentemente ipovedente e da luglio scorso ha iniziato anche la dialisi che deve effettuare ben quattro volte a settimana. Vive con la madre 74enne, anch’essa invalida, ed è aiutato nei sui fabbisogni da un assistente materiale fornito dai Servizi Sociali del Comune di Marcianise. Fabrizio è scampato a due infarti ed un arresto cardiaco e si attacca alla vita con tutte le sue forze anche se spesso è costretto ad affrontare battaglie per far valere i suoi diritti di disabile grave. Anni fa, quando era ancora ventenne e giovane universitario, intraprese e vinse una battaglia per far dotare la sua palazzina di un ascensore-montacarichi per disabili. Da circa dieci anni questo strumento, indispensabile per uscire di casa, fare qualche visita e andarsi a curare, si guasta in continuazione e per aggiustarlo la ditta incaricata della manutenzione da parte dell’Iacp, ci mette giorni, se non settimane. Durante i periodi di non funzionamento del montacarichi, per il passato, Fabrizio era costretto a strisciare per le scale. Ora che le sue condizioni di salute sono peggiorate è obbligato a chiamare addirittura i Vigili Del Fuoco per uscire di casa. Dentro al montacarichi, ma anche sulle scale, quando piove scorre l’acqua che si infiltra nelle mura delle palazzine e la situazione è peggiorata a seguito della grave grandinata dello scorso anno che ha danneggiato fortemente la copertura del suo stabile.
Fabrizio Acciaro chiede un’attenzione maggiore delle istituzioni, in particolare l’Iacp, perché la sua abitazione è priva di termosifoni e non è adatta a far vivere dignitosamente un disabile grave. Le finestre sono in ferro e d’inverno gli spifferi gelidi rendono la sua camera da letto un vero e proprio frigorifero. “Un