MARCIANISE. La gara marcia degli ingegneri. L’offerta economica è stata resa in pratica irrilevante. Ecco come De Cicco e Co. hanno deciso tutto discrezionalmente

1 Febbraio 2021 - 18:32

MARCIANISE – Riproponiamo oggi i link delle tre puntate con cui riteniamo di aver dimostrato, in scienza e coscienza e assumendoci per intera la responsabilità di questa affermazione, che la procedura che ha portato all’affidamento a tre professionisti marcianisani di altrettanti progetti di riqualificazione e messa in sicurezza di istituti scolastici cittadini, si è sviluppata con modalità illegali. Perché se noi ci assumiamo la responsabilità di quello che abbiamo scritto, qualcun altro deve assumersi la responsabilità di procedere nella verifica di questa procedura oppure deve tentare di portarci in tribunale con una querela circostanziata che contenga elementi specifici di confutazione di tutte le argomentazioni da noi utilizzate, peraltro sempre suffragare da riscontri documentali.

Abbiamo la testa dura e tutto sommato se i muri di gomma sono inespugnabili o apparentemente tali, la gomma ci favorisce, rendendo le capocciate che abbiamo dato, che diamo e che daremo meno dolorose.

Avevamo promesso tre puntate. E tre rimarranno. Ma una appendice la dobbiamo scrivere, perché ci è sfuggito di riportarla nell’ultima puntata. Una ciliegina al fiele su una torta velenosa. La commissione giudicatrice presieduta dal dirigente Fiorenzo De Cicco, il quale illegalmente ha assunto poi anche la funzione di esecutore amministrativo degli esiti della suddetta aggiudicazione, ha adottato il metodo della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa.

Detta così sembra dipanare una procedura consistente solamente in una sorta di asta economica che, messa a riparo dalla buste cartacee e dalla ceralacca di un tempo, spesso e volentieri violata nottetempo da sapienti e furtive mani nei vari Comuni di questa provincia, è sicuramente meno esposta ad eventuali imbrogli.

Al contrario, l’offerta economicamente più vantaggiosa significa che la parte economica è solamente una sezione della procedura, mentre l’altra parte della stessa viene affidata dal legislatore, neanche se sullo stivale ci fosse scritta la parola Svizzera, Germania o Francia, alla discrezionalità dei componenti delle commissioni nelle quali non ci risulta che abitino solerti e incorruttibili funzionari cantonali o di un lander tedesco.

Ovviamente, il nostro discorso è di carattere generale e non riguarda specificatamente il caso di Marcianise, per il quale ci siamo limitati a registrare l’adozione di procedure tecnicamente illegali, che violano le norme del Codice degli Appalti, senza affrontare discorsi su eventuali comportamenti dolosi di chi in questa gara aveva la potestà e che non esistono fino a prova contraria, mentre esistono le strutture illegali della procedura in quanto la prova, secondo noi, ci sono e le abbiamo pure pubblicate.

Nella vicenda di Marcianise, l’incidenza dell’offerta economica è frutto dell’applicazione delle regole del Codice degli Appalti.

Il ribasso rispetto a un importo base incide per un punteggio che va da 10 a 30.

Più il punteggio si avvicina al massimo di 30 o addirittura lo tocca e più i criteri meno controllabili dell’offerta economica compensano quelli discrezionali della valutazione tecnico-migliorativa.

Utilizzare il massimo del punteggio è dunque una garanzia anche per i componenti della commissione, affinché su di loro, su una decisione – ripetiamo, fondamentalmente discrezionale – non pesi la responsabilità di essere stati gli unici artefici degli affidamenti di circa 300mila euro.

Sapete l’incidenza che la commissione presieduta da De Cicco ha dato all’offerta economica in un range tra 10 e 30? Naturalmente 10.

Amen.