MARCIANISE. La lezione dell’area mercato non è servita? Il titolare del Birrodromo paga una giusta Tosap per gli eventi di Piazza Padre Pio? E Mimmo Tartaglione c’entra

26 Luglio 2025 - 15:55

Si tratta di lodevoli iniziative, ma che non possono essere al di sopra delle leggi e delle norme. Secondo l’organizzatore Mimmo Tartaglione non c’entra nulla, ma in realtà lo stesso organizzatore è stato molto attivo nei due anni e mezzo del chiosco di area mercato settimanale e il progettino allegato alla convenzione quest’anno è firmato dall’architetto Raffaele Braccio, in pratica socio di studio di Mimmo Tartaglione

MARCIANISE (G.G.) – Nel nostro ultimo articolo riguardante l’amministrazione comunale di Marcianise, avevamo lanciato un segnale d’allarme su quanto si sta verificando in questi giorni nella zona di Piazza Padre Pio e nell’area frontale ad essa. L’auspicio era che non si ripetessero casi simili a quelli che abbiamo già definito “Mimmo Tartaglione 2” e “Mimmo Tartaglione 3”.

Il riferimento, ovviamente, è alla nota e scandalosa vicenda dei chioschi e impianti abusivi che l’attuale assessore comunale, all’epoca dei fatti imprenditore nella ristorazione serale, aveva realizzato in una delle zone più importanti della città. Una vicenda che gli ha permesso per oltre due anni e mezzo di incassare guadagni significativi attraverso attività di somministrazione e simili.

Tutti i lettori di Casertace ricordano come andò a finire: con un’ordinanza di abbattimento firmata dall’Ufficio Tecnico Comunale in un raro momento di legalità sotto la gestione commissariale del viceprefetto vicario Lastella (oggi Prefetto di Pordenone), e con Fulvio Tartaglione a capo della struttura. Mimmo Tartaglione tentò il ricorso al TAR, che però respinse il caso con decisione, costringendolo all’abbattimento delle strutture.

Nuovi insediamenti, vecchi problemi? – Oggi, gli insediamenti che attirano l’attenzione sono quelli di Piazza Padre Pio e dell’area antistante. Da una parte troviamo il titolare del “Birrodromo”, vicino — politicamente e forse anche imprenditorialmente — ad Angelo Ricciardi, detto “CiakVideo”. Dall’altra parte, spiccano i chioschi e gli impianti riconducibili all’imprenditore soprannominato “Vaccariello”, noto per essere stato uno degli attori principali delle attività in area mercato e ritenuto da molti vicino a Mimmo Tartaglione.

Una precisazione è d’obbligo: si tratta di attività utili e importanti per il tessuto sociale cittadino. Offrono svago e risposte a zone complicate della città, e da questo punto di vista meritano rispetto e attenzione. Il problema, tuttavia, è di natura amministrativa e fiscale.

Il nodo della TOSAP – Per quanto riguarda il “Birrodromo”, in Italia non è possibile occupare suolo pubblico senza il pagamento della TOSAP. Se c’è una convenzione tra il Comune e l’imprenditore, essa deve prevedere il pagamento in base alla legge. In quell’area è stato disegnato e occupato uno spazio per un campo da beach volley e, soprattutto, è sorto un vero e proprio ristorante semovente, già attivo. Il fatto che l’impianto sia “semovente” non è una scappatoia: la legge prevede che lo sia, ma ciò non esonera dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.

Gli eventi previsti in quell’area — tra cui una “Cena in Bianco” — interessano circa 2.000 metri quadrati. Su questa superficie vanno calcolate sia la TOSAP sia la TARI, dato che tali eventi generano una quantità significativa di rifiuti, stimabile in decine o centinaia di chilogrammi.

Eppure, secondo le nostre fonti, non risulta che il titolare dell’attività abbia presentato istanza per il pagamento della TOSAP, nonostante la concessione risalga al 2023. Il Comune di Marcianise dovrebbe chiarire se questa istanza sia stata o meno presentata e per quale metratura si sia eventualmente calcolato l’importo dovuto.

Ancora più delicata è la situazione che riguarda i chioschi frontalmente a Piazza Padre Pio, riconducibili a “Vaccariello”. In questo caso, non si parla solo di TOSAP, ma di un potenziale conflitto d’interesse molto più ampio, dato che Mimmo Tartaglione oggi ricopre la carica di assessore comunale con delega agli eventi.

Ovviamente, “Vaccariello” non ammetterà mai un coinvolgimento diretto dell’assessore, ma i legami sono evidenti: “Vaccariello” è stato protagonista delle attività abusive in Piazza Mercato, e il progetto allegato alla convenzione con il Comune per gli insediamenti attuali porta la firma dell’architetto Raffaele Braccio, socio di studio proprio dell’assessore Tartaglione.

Gli indizi sono numerosi e coerenti. Se venisse accertato che dietro a questi nuovi insediamenti ci sono interessi indiretti dell’assessore, la questione andrebbe ben oltre l’evasione di una tassa: si tratterebbe di un fatto gravissimo sul piano etico e politico.

Uno sguardo al passato: nuovi sviluppi in arrivo – Chiudiamo questo articolo accennando a un dettaglio della vecchia vicenda dell’area mercato: un aspetto che finora abbiamo soltanto sfiorato, ma che riteniamo cruciale proprio oggi, alla luce del nuovo ruolo istituzionale di Mimmo Tartaglione. Anche se fosse un semplice cittadino, sarebbe un fatto di rilievo. Ma essendo oggi assessore comunale, se quanto sospettiamo venisse confermato, si tratterebbe di una situazione di gravità inaudita.

Di questo parleremo in un prossimo articolo, con ulteriori documenti e dettagli.