MARCIANISE. Velardi si è trovato un lavoro: sorveglia il traffico dei camion e i dipendenti Lete del suo amico Arnone. Intanto anche Fuschetti “in partenza”

5 Febbraio 2022 - 19:24

Nell’azienda di Pratella opera anche il fidanzato della figlia. Sulla successione all’Ufficio tecnico spunta il nome di Pasquale De Filippo, da tutti chiamato Pachito

 

MARCIANISE (g.g.) Altro giro altra corsa: non esiste un Comune in Italia che abbia bruciato, non diciamo tutti, ma la metà, un terzo dei dirigenti e dei funzionari impiegati negli uffici municipali e cacciati, scappati via a gambe levate, dal Comune di Marcianise.
L’incredibile sequenza onomastica l’abbiamo declinata per intero in un articolo della settimana scorsa.
La novità dell’ultima ora è che, a questa colonna dolente, sta per aggiungersi, a quanto pare e a quanto risulta da indiscrezioni, che giungono da fonti interne informatissime, l’ingegnere Anacleto Fuschetti, costretto ad assumere una miriade di deleghe, rimaste vacanti, dopo le reiterate purghe inflitte dal sindaco Velardi.
Fuschetti non ce la fa più.
Sa bene che ogni giorno in più trascorso in quegli uffici, rischia grosso, come ha dimostrato l’incredibile parere, che, probabilmente, è stato costretto a firmare sull’utilizzo dell’avanzo di Bilancio.
Si fa già il nome del suo sostituto: si tratterebbe di Pasquale De Filippo, da tutti chiamato Pachito che, evidentemente, non è un vitellone messicano, così come darebbe a sospettare il nome, ma un ingegnere o un architetto.
Intanto, il sindaco, dopo essere stato licenziato in tronco da Il Mattino, si è cercato un lavoro. E l’ha trovato dal suo amico intimo Nicola

Arnone, quello della Lete per intenderci e quello dell’amicizia stretta con il boss defunto don Vincenzo Lubrano, come risulta da atti giudiziari da noi pubblicati in passato e mai smentiti.
A quanto se ne sa,  Velardi si occuperebbe del movimento dei tir di carico e di scarico e controllerebbe fisicamente i dipendenti dell’imbottigliamento, che, francamente, non invidiamo.
A nostro avviso, queste mansioni sono più consone alle sue qualità culturali e professionali, rispetto a quelle, sicuramente eccessive, di giornalista e, addirittura, di caporedattore centrale de Il Mattino.
Detto ciò, noi non sappiamo a quanto ammonti la sua indennità di sindaco, ma conosciamo le cifre dei sontuosi stipendi che ha introitato per decenni caricandoli anche sulle tasche dei marcianisani. Ebbene, con tutto il rispetto del lavoro, di ogni tipo di lavoro, che nobilita sempre l’uomo, quella di Velardi non sembra una scelta armonica con le difficoltà economiche, dovute alla galoppante disoccupazione, in cui versano tantissimi giovani, anche e soprattutto a Marcianise.
Passi per il genero, per il fidanzato della figlia, assunto a sua volta da Arnone, ma nel caso di Velardi, se proprio poteva spendere una parola nei confronti di mister Lete, l’avrebbe potuta spendere per un ragazzo disoccupato o per una ragazza disoccupata di Marcianise.
Mah.