Ad Script

Maresciallo casertano finisce sotto processo per la mascherina anti-covid. Arriva la decisione del tribunale militare

30 Marzo 2023 - 11:31

La corte di Appello militare doveva decidere sulla sentenza di non luogo a procedere, emessa nel primo grado di giudizio

CASERTA – Era l’ottobre del 2021, un periodo in cui ancora erano vigenti specifiche normative di sicurezza sanitaria legate all’epidemia di coronavirus.

Un maresciallo dell’aereonautica Militare, originario di Caserta, in servizio alla Base militare di Napoli Capodichino, giungeva con la propria autovettura all’ingresso della Caserma per intraprendere il proprio servizio.

Il militare preposto al servizio di guardia, all’ingresso, avendo notato che il maresciallo non indossava la mascherina, lo avvisava prima gesti e poi verbalmente che senza mascherina non poteva accedere alla base militare.

Il maresciallo entrava lo stesso in Base ed arrestava la marcia della propria autovettura dopo pochi istanti, a pochi metri dall’ingresso, dove veniva raggiunto, in diversi momenti, da militari appartenenti ai vari ‘reparti’ del corpo armato che lo invitavano ad uscire fuori poiché non aveva con sé la mascherina, come previsto dalla normativa. All’esito di un dibattito con gli stessi il Maresciallo, difeso in udienza dall’avvocato casertana Alessandra Carofano, usciva dalla Caserma.

La Procura Militare riteneva però nel comportamento del Maresciallo l’individuazione di alcuni reati, contestabili in un giudizio dinanzi al tribunale militare, ovvero forzata consegna continuata aggravata, insubordinazione con ingiuria con ingiuria pluriaggravata continuata,

poiché il maresciallo casertano avrebbe offeso il superiore in grado, un tenente della base di Capodichino, e ingiuria a un inferiore in grado.

Secondo l’accusa, il Maresciallo, in procinto di intraprendere il servizio, in più riprese, forzava le consegne vigenti per regolamentare l’accesso in Base, nonché quelle specifiche regolante il servizio di piantone armato al punto di controllo.

Dapprima introducendosi in base alla guida della propria autovettura nonostante il piantone gli avesse intimato più volte di indossare la mascherina.

All’udienza preliminare celebratasi a dicembre 2022, il PM chiedeva al giudice per l’udienza preliminare il rinvio a giudizio dell’imputato, la difesa del maresciallo, ricostruiti i fatti sulla scorta del materiale indiziario raccolto dalla Procura nella fase delle indagini e tenuto conto delle dichiarazioni rese dal Maresciallo in sede di interrogatorio, chiedeva emettersi sentenza di non luogo a procedere.

Il GUP decise proprio in favore del Maresciallo una sentenza di non luogo a procedere, perché il fatto non costituisce reato.

La sentenza veniva impugnata dal Procuratore Militare che chiedeva, sostanzialmente, alla corte di Appello Militare, con sede a Roma, il rinvio a giudizio dell’imputato. Ieri mattina, mercoledì, terminate le discussioni del Procuratore Generale e della Difesa, il Collegio della Corte di Appello Militare ha deciso per l’assoluzione del Maresciallo, confermando, quindi, la deisione del Gup del tribunale militare