MONDRAGONE La prima eletta Tramonti annuncia querele. Ingrata, dovrebbe invece ringraziarci. L’inchiesta della Dda esiste eccome, abbiamo messo nel titolo il fatto che lei e il marito non sono indagati

2 Luglio 2022 - 19:25

Leggiamo e volentieri pubblichiamo il post scritto dalla “più amata dai mondragonesi”. Ovviamente dobbiamo replicare, precisare alcune cose di oggi ma anche altre cose di ieri.

 

 

MONDRAGONE (g.g.) Ci dispiace che la signora Rosaria Tramonti, detta Maria, si sia arrabbiata, mal interpretando, in tutta evidenza, il nostro articolo di stamattina (clikka e leggi). Ci rincresce per questo, non certo per l’annuncio di querela che rappresenta uno strumento che l’ordinamento mette a disposizione di ogni cittadino che si ritenga diffamato da un articolo giornalistico. Magari si farà rappresentare dagli avvocati Giovanni Zannini e Francesco Lavanga, così facciamo una bella rimpatriata. Ma, ripetiamo, al di là della querela, non si capisce il motivo di una reazione così dura.

Cosa abbiamo scritto di tanto brutto stamattina? Assolutamente nulla. Abbiamo scritto che c’è un video, tra l’altro acquisito dall’autorità giudiziaria, attraverso i carabinieri. Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo in questo articolo.

Poi abbiamo pure scritto che quel video mostra (abbiamo scritto mostra e non di-mostra), signora Tramonti sa, l’italiano è una bella lingua, ma non alla portata di tutti, una concentrazione anomala di auto che si vanno a rifornire presso il distributore di carburanti di suo marito, della sua famiglia, proprio nei giorni, nelle ore delle elezioni comunali. Abbiamo scritto anomala e non abbiamo certo affermato che quei rifornimenti fossero in qualche modo relazionabili a ciò che sarebbe successo di lì a poco, o che stava già succedendo, all’interno dei seggi elettorali. E, d’altronde, nel momento in cui scriviamo che la magistratura inquirente, di solito attenta a questi fenomeni, e non solo limitatamente alla piazza di Mondragone, ha voluto capirci qualcosa in più su quelle immagini, chiamando lei e suo marito come persone

informate dei fatti, non indagate, cos’altro dobbiamo spiegare, cos’altro dobbiamo scrivere per dimostrare che ci siamo limitati solamente ad un’asciutta, sobria cronaca dei fatti, così come questi si stanno configurando negli ultimi giorni e che riguardano personaggi pubblici, peraltro titolari, come nel suo caso, di alte funzioni istituzionali e che riguardano, di riflesso, attribuendogli uno status speculare di personaggio pubblico, suo marito? Peraltro, se una persona viene ascoltata come “informata sui fatti” vuol dire che l’autorità inquirente non esclude a priori che possa essere parte lesa, parte offesa, di movimenti e comportamenti altrui.

E che cavolo, signora Tramonti, con quel po’ po’ di avvocati di cui può disporre, Giovanni Zannini, il pro-sindaco Francesco Lavanga, si mette a scrivere queste cose? Qual è la trattazione infondata, quali sono le notizie false da noi pubblicate nell’articolo di stamattina? Forse, che lei e suo marito non siete state ascoltate come persone informate dei fatti? E non lo può chiarire, senza fare tutto ‘sto casino, in maniera esplicita? Dica solo che i magistrati della Dda, o loro delegati della polizia giudiziaria, non ci hanno mai ascoltati come persone informate dei fatti e noi lo scriveremo, fermo restando che, non a caso, nel titolo di stamattina abbiamo specificato con grande evidenza, a sua tutela e a tutela di suo marito, il fatto che non siete indagati, ma si vuole solamente capire se siete, per l’appunto, a conoscenza di fatti che possono aiutare l’autorità giudiziaria a svolgere il proprio dovere, indicatogli dalla Costituzione itailiana che sancisce l’obbligatorietà dell’azione penale al cui esercizio, dovreste, signora Tramonti e signor Campoli, essere fieri e felici di contribuire, proprio in quanto titolari di un’alta responsabilità civile, morale ed istituzionale.

Per quanto riguarda la candidatura della nostra valorosa giornalista, Maria Assunta Cavallo, non sappiamo se lei è a conoscenza del fatto che Casertace, per tutto il periodo della campagna elettorale, con auspicio formulato direttamente dalla nostra cronista, non le ha consentito di scrivere una sola riga sui fatti della politica. E, d’altronde, signora Tramonti, crediamo che lei l’abbia notato. Se, invece, non l’ha notato, se lo faccia dire dall’onorevole Zannini: Casertace avrebbe avuto la possibilità e la potenzialità di pubblicare, con la firma del sottoscritto, almeno tre articoli al giorno sulla campagna elettorale di Mondragone. Quei tre articoli che durante tutti i cinque anni dell’amministrazione Schiappa, abbiamo invece scritto puntualmente, quotidianamente e che hanno permesso a Zannini e a lei, signora Tramonti, di vincere le elezioni nel 2017, esito grazie al quale sempre lei, signora Tramonti in Campoli, ha potuto ricoprire la carica di assessore alle Attività produttive per tutto il quinquennio, rafforzando la sua posizione elettorale, al punto da essere la più votata in queste elezioni. Se lo faccia dire dal suo amico Zannini cosa avrebbe significato un impegno del sottoscritto e di Casertace solo nel mese di questa campagna elettorale.

Quanti voti hanno consentito a Francesco Lavanga di vincere le elezioni al primo turno? Ve lo spieghiamo noi, signora Tramonti: 251, che sono, esattamente, pari alla percentuale dell’1,77% (il neo pro-sindaco ha raccolto, infatti, il 51,76%) , senza il cui apporto, Lavanga sarebbe andato sotto alla fatidica soglia del 50%.

Lei sa, e se non lo sa se lo faccia spiegare dal suo amico Zannini, che se Casertace, utilizzando il suo know how mondragonese, avesse pubblicato uno o due articoli al giorno, Lavanga il 50% non l’avrebbe superato nemmeno con l’ausilio di un siluro appoggiato lì dove non batte mai il sole? Lei lo sa, signora Tramonti, che il lavoro intenso, professionalmente evoluto di questo giornale, li sposta 251 voti in un mese e forse anche di più, magari motivando tante persone che hanno deciso di non recarsi alle urne e che, se ci fossero andate, avrebbero sicuramente votato per il cambiamento?

Oggi, lei, signora Tramonti, e se non lo capisce se lo faccia spiegare dal suo amico Zannini, potrebbe al massimo mandare a casa il sindaco di Mondragone, perché uno che raccoglie un risultato di quasi 14 punti percentuali inferiore a quello raccolto dalle liste, è stato bocciato dal popolo e sostenuto solamente da una dinamica paleo-clientelare e primitiva. Lavanga, al ballottaggio, con tutto il rispetto dovuto alla sua persona, avrebbe perso anche con un vucumprà che sarebbe stato in grado di intercettare un “voto contro”, che, liberato in molta parte della sua struttura, dai vincoli familiar-clientelari, avrebbe completato il lavoro già evidente nel primo turno, visto che, da che mondo è mondo, chi finisce 14 punti sotto alle liste della sua coalizione, il ballottaggio lo perde anche contro un avversario che, magari, al primo turno gli è arrivato 20 punti indietro.

Quindi, lei, signora Tramonti in Campoli, dovrebbe ringraziare, non querelare il sottoscritto e Casertace. Poi, faccia pure. Queste cose, come le può ben spiegare il suo amico Giovanni Zannini, anche lui diventato ultimamente querelatore diurno e seriale, ci motivano ancor di più a stare sul pezzo, a tornare a scrivere sulle cose della politica di Mondragone, così come scrivevamo un tempo, in modo da riparare all’errore, di cui il sottoscritto e Casertace si assumono la piena responsabilità, “di avervi messo su quel Comune”.

Prego, signora, aspettiamo sue.