MONDRAGONE. Ordinanza di sgombero dall’appartamento per il comandante Bonuglia, che deve fare le valigie entro dieci giorni

30 Giugno 2021 - 17:25

Pubblicata oggi, mercoledì, l’ordinanza, nella quale si legge che “i locali in questione sono divenuti un’autonoma unità abitativa ad uso esclusivo, realizzata in assenza di preventiva autorizzazione
dell’Amministrazione Comunale in contrasto al titolo edilizio”

 

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo)“Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”.

È di poco fa la pubblicazione sul sito del Comune di Mondragone dell’Ordinanza n.9 di oggi 30 giugno 2021, con la quale si ordina al Comandante David Bonuglia di sgomberare i locali della Caserma della Polizia Municipale di Mondragone, mediante la rimozione di tutti gli arredi posti al loro interno in quanto destinati esclusivamente ad uso di uffici, e trasformati in un grazioso appartamento in uso fino ad oggi al Maggiore, che di fatto, ne ha cambiato la loro destinazione.

Si legge sempre nel documento, che i locali in questione sono divenuti “un’autonoma unità abitativa ad uso esclusivo, realizzata in assenza di preventiva autorizzazione
dell’Amministrazione Comunale in contrasto al titolo edilizio, sull’immobile di proprietà del Comune di Mondragone, sito in via Duca Degli Abruzzi”.

“Una telenovela” che di certo non ha avuto un lieto fine e con dei punti oscuri ancora da chiarire.

Della esecuzione della presente ordinanza è stato incaricato il Nucleo Edilizia del Comando della Polizia Locale, lo stesso che probabilmente doveva vigilare su lavori non autorizzati che si stavano eseguendo in quella caserma.

Ci chiediamo inoltre come sia stato possibile di fronte ad una situazione obiettivamente scandalosa – e le foto dell’appartamento le abbiamo viste tutti – intervenire solo quando con i nostri servizi giornalistici è scoppiata la bomba.

Emerge tra l’altro un altro aspetto importante della vicenda che metterebbe in discussione a questo punto la permanenza di Bonuglia a capo della Polizia Municipale rivierasca, visto che si è reso protagonista di quello che viene definito abuso edilizio, eseguendo dei lavori su di un luogo non di sua proprietà, usufruendo tra l’altro di servizi necessari quali acqua, gas ed energia elettrica a carico forse dei cittadini?

Ci piacerebbe anche sapere chi dovrà pagare le spese per il ripristino dello Stato in luogo dei locali sotto accusa.

Dunque, tra dieci giorni il Comandante Bonuglia dovrà fare le valigie e cercarsi un’altra sistemazione.