MONDRAGONE. Vergogna senza uguali: personale 118 allo stremo e inermi contro il Covid. Senza stipendio e dispositivi di sicurezza

17 Agosto 2020 - 18:41

Costretti a soccorrere la gente senza mascherine, senza gel igienizzanti e senza medicinali salvavita

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Personale del 118 – e non vogliamo più chiamarli “volontari”, in quanto rientrano nella categoria dei lavoratori a tutti gli effetti – sul piede di guerra, non solo per il mancato accredito dei tre mesi di stipendio arretrati, ma anche per la mancanza sulle ambulanze dei dispositivi di sicurezza.

Questo settore sanitario, in sevizio sempre in prima linea nell’emergenza Covid ed esposti per ovvie ragioni al contagio, non dispongono di mascherine, dei gel igienizzanti, dei guanti monouso, e dei farmaci salvavita. Una situazione gravissima che viola tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro a discapito degli infermieri, dei medici, degli autisti soccorritori e degli stessi pazienti e che va a scontrarsi con le ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, disposte dalla Regione Campania e contenute nell’Ordinanza n. 68 del 12 agosto 2020, in vista anche di un eventuale innalzamento dei contagi, connessi al rientro degli Italiani, che hanno scelto di trascorrere le vacanze estive, all’estero.

È doveroso e necessario garantire il prima possibile agli operatori, il reperimento del materiale essenziale nel rispetto della propria salute e di quella dei pazienti, così come è doveroso assicurargli il pagamento degli stipendi mensili non ancora percepiti, ciò nonostante, continuano il loro instancabile lavoro. Di certo non stupisce il silenzio delle Istituzioni locali e regionali, che ad oggi non hanno alzato un dito, dinnanzi ad una situazione a dir poco vergognosa.