Nuove nomine al Museo Campano. Magliocca sceglie un professore ma poi, siccome è pluralista, inserisce anche Erminio Schiavone, di cui Nicola Schiavone (Sandokan jr.) disse che era “persona di mia fiducia”

30 Maggio 2023 - 14:14

Formuliamo un appello ad una dei nei componenti, la dottoressa Rosanna Sangiuliano, dipendente della Provincia ma in servizio al tribunale di Aversa-Napoli Nord, affinché, per una volta, il presidente Giorgio Magliocca rispetti la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, visto che i curriculum dei nuovi consiglieri non sono stati pubblicati nella sezione dell’amministrazione trasparente e men che meno sono allegati al decreto da lui firmato, il cui testo integrale potrete consultare in calce a questo articolo

CASERTA (g.g.) – Dottoressa Rosanna Sangiuliano, ci aiuti lei. Se è vero, infatti, che, militando nei ranghi del personale dell’amministrazione provinciale non ha avuto la possibilità per qualche anno di stare attaccata con il vinavil al rispetto intransigente delle norme e delle procedure che da queste derivano, è anche vero che il suo atto di ribellione di mollare quegli uffici, chiedendo ed ottenendo il trasferimento al tribunale di Aversa-Napoli Nord, sede in cui oggi svolge l’incarico di funzionario giudiziario presso la Prima Sezione Penale, l’ha affrancata da quelle croste, dotandola di una struttura professionale segnata dall’integrità materiale e morale.

E, quindi, ci aiuti lei a far capire a quel simpatico fanfarone del presidente Giorgio Magliocca, che sarà pure avvocato, ma che per salvarlo, solo per salvarlo, dobbiamo etichettarlo come ignorante nella materia giuridica, che esiste una legge, precisamente un decreto legislativo, il

numero 33 dell’anno 2013, il quale prevede all’articolo 14, prevede che “con riferimento ai titolari di incarichi politici, anche se non di carattere elettivo, di livello statale regionale e locale, lo Stato, le regioni e gli enti locali pubblicano, con riferimento a tutti i propri componenti” tra gli altri documenti previsti dal comma 1 del citato articolo 14, anche il curriculum che la lettera B considera quindi obbligatorio.

Ora, da più di 24 ore stiamo letteralmente dragando nel sito dell’amministrazione provinciale sia la sezione dell’Albo Pretorio propriamente detto, sia quella della cosiddetta Amministrazione Trasparente. Nell’albo pretorio allo scopo di trovare l’atto amministrativo con il quale la Provincia nomina i nuovi componenti del CdA del Museo Campano di Capua, nell’amministrazione trasparente, invece, per giocarci un’altra chance e rinvenire i curricula dei vincenti.

Niente da fare. Nell’albo pretorio il decreto presidenziale c’è ed quello che pubblichiamo in questo articolo.

Vede, dottoressa Sangiuliano, solo lei ci può capire: tante volte abbiamo incrociato la consueta formale: “[…]allegato di cui (dell’atto, n.d.d.) è parte integrante e sostanziale“. Stavolta la formula non c’è.

Ne abbiamo un’altra che recita testualmente così: acquisite le domande degli interessati, redatte in conformità della Deliberazione Consiliare 3 del 26\01\2022, giusto Avviso Pubblico del Presidente della Provincia del 13.03.2023, corredate dei curricula e delle dichiarazioni di mancanza di situazioni di inconferibilità e\o incompatibilità alla
nomina
“.

Ciò significa che i curriculum, essendo stati acquisiti nell’ambito della procedura avviata con l’avviso pubblico e la successiva presentazione delle domande di partecipazione, si trovano negli uffici della Provincia; ma ciò significa anche che scientemente il presidente Giorgio Magliocca ritiene che questi curricula non debbano essere allegati, costituendo, per l’appunto, parte integrale e sostanziale, del suo decreto.

Come se il decreto, questo strumento, questa fonte del diritto fosse qualcosa che sfugge, rappresentandone un’eccezione alla previsione all’articolo 14 del d.lgs 33/2013.

Però, invece, non sfugge. Ma diamo per buono che si sia trattato di un caso di copia-e-incolla che un distratto Magliocca, preso da altre faccende affaccendate, distratto dalle graduatorie, prima strette, poi larghe, poi extra large, dei concorsi dell’ignominia (CLICCA E LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI), non abbia fatto caso a questa incongruenza, a questa deficienza.

Nei grandi quiz, il grande Mike Buongiorno in qualche circostanza leggeva la domanda di riserva. Noi, dottoressa Sangiuliano, siccome siamo buoni, abbiamo previsto la soluzione di riserva: vabbè, i curriculum li avranno pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente, che è proprio il posto deputato alla loro collocazione, anche perché, a causa di una legge obsoleta che non tiene conto del progresso digitale, viene consentito ancora oggi che gli atti amministrativi, determine, delibere, eccetera, debbano essere pubblicati considerando come obbligo la pubblicazione nell’albo pretorio solo per 15 giorni.

E invece nulla. Dunque, dottoressa Sangiuliano, lei che è stata nominata nel CdA chiami la Provincia, magari utilizzando il suo amico, dirigente Gianni Solino, che Magliocca a suo tempo ha nominato direttore del Museo Campano, in modo che almeno per una schifezza di volta il presidente Magliocca e la sua amministrazione facciano una cosa nel rispetto della norma, in ossequio alla legge.

Dal decreto leggiamo, dottoressa Sangiuliano, che oltre alla sua autorevole nomina, si registra come presidente del CdA anche quella del professore Carlo Rescigno, Ordinario di Archeologia Classica presso il DIipartimento (o facoltà, che dir si voglia) di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con sede in questo caso a Santa Maria Capua Vetere, a pochi metri di distanza dall’Anfiteatro Romano e piazza San Francesco.

Siccome Magliocca è un pluralista vero e si è accorto che la nomina di Rescigno entra nel novero di quelle indiscutibili, meritocratiche, prestigiose, competenti, ha voluto rendere il perimetro del CdA un po’ più versatile. Per cui ha nominato lei, dottoressa Sangiuliano, che lavora in un ufficio giudiziario, dove si amministra il diritto penale, una roba che può sempre tornare utile dalle parti dell’amministrazione provinciale.

Poi ha accontentato Gabriella Santillo che, sulla carta e per effetto di una legittimazione politica ribaltonista e dunque inquietante, afferma, con il sostegno del commissario provinciale Marco Cerreto, di rappresentare Fratelli d’Italia, partito che scese in campo alle elezioni provinciali, all’interno della maggioranza di quest’ultimo (ribaltone trasformistico secco).

La consigliera comunale e provinciale di Santa Maria Capua Vetere ha potuto indicare, infatti, quale componente del CdA del Museo Campone, la sua amica e fedelissima Donatella Scarfone, moglie di Amedeo Baldascino di Casal di Principe, trapiantato a Santa Maria Capua Vetere, con trascorsi politici in Forza Italia, (per lei 50 voti di preferenza personali alle ultime elezioni comunali di Santa Maria Capua Vetere) avvocato al pari di Giorgio Magliocca e anche al pari di Erminio Schiavone (toh! chi si rivede), fratello di Marcello Schiavone, imparentato con la famiglia di Francesco Schiavone Sandokan e così raccontato da Nicola Schiavone, figlio del boss, in un interrogatorio reso ai magistrati della Dda nel 2018 e di cui potrete leggere ogni dettaglio CLICCANDO QUI:

“[…] Antonio Diana, di professione oculista, amico di mio padre e anche fratello o cugino dell’ingegnere della Provincia Alessandro Sandrino Diana, che mio padre avrebbe voluto far diventare sindaco di Casal di Principe, aveva uno stabile in via Vaticale dove io ero solito recarmi per appuntamenti di camorra e dove io presi un ufficio in fitto per la mia società che poi ho ceduto agli avvocati Marcello ed Erminio Schiavone, persone di mia fiducia“.

In questo CdA plurale e pluralista restano solo da stabilire i tratti identificativi dell’ultimo componente, ovvero Vincenzo Guida.

In verità, Guida è il sindaco di Cesa, consigliere provinciale, oltre ad essere, ovviamente, avvocato. Ma, a dire il vero, non abbiamo ancora stabilito se si tratti della stessa persona perché, magari, qualche elemento di incompatibilità sarebbe anche intuitivamente ravvisato.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL DECRETO DI NOMINA DEL CDA DEL MUSEO CAMPANO DI CAPUA