Opere religiose sottratte dalla camorra, braccio di ferro tra Curia e parrocchiani

20 Maggio 2021 - 20:02

Una vittoria sociale….

CALVI RISORTA/PIGNATARO/TEANO (Tina Palomba) – Sono davvero tanti i parrocchiani dell’antica Cales scesi i in campo, da qualche giorno, con una sottoscrizione per ottenere l’affidamento nella Cattedrale Romanica di alcuni affreschi, di forte contenuto religioso, sottratti anni addietro proprio da questo territorio da gruppi malavitosi, e il loro miracoloso recupero grazie alle forze dell’ordine all’interessamento della Sovrintendenza dei Beni Culturali e alla sensibilità del prof. don Antonio Santillo, sono per la cittadinanza il simbolo di una vittoria sociale sulle mafie.
Si tratta di opere di epoca medievale provenienti sia dalla Grotta delle Formelle  che dei Ventaroli (alcune riconosciute e recuperate dalle Forze dell’ordine in un viaggio religioso proprio dal parroco Santillo) restaurate e attualmente presenti presso un deposito della Reggia di Caserta. Il dott. Mario Pagano della sovrintendenza dei Beni Culturali di Caserta aveva autorizzato lo spostamento presso la Cattedrale di Calvi ma improvvisamente la Curia di Teano e Calvi ha fatto sapere che la Chiesa doveva essere chiusa per dei lavori dopo aver riscontrato la presenza di tarme nella tettoia della Cattedrale. A questo punto è stato bloccato lo spostamento, ed ora la sovrintendenza di Caserta vorrebbe trasferire le opere in un piccolo museo a Sessa Aurunca.
Ma i parrocchiani, non si sono arresi,  a spese loro, hanno fatto controllare da alcuni periti  la tettoia della chiesa di Calvi ed hanno potuto far constatare che non c’era neppure un’ombra di questi insidiosi animaletti. L’allontanamento degli affreschi dall’antica Cales sarebbe percepito come una rivincita occulta della mafia che vorrebbe cancellare la memoria di uno scempio orribile. “Siamo certi che la “Chiesa” e i suoi Rappresentanti, come don Antonio Santillo, ci possano aiutare in questa missione, che la comunità percepisce come un’attestazione culturale per le generazioni presenti e le future”. si legge nella sottoscrizione firmata da centinaia di cittadini.