OSPEDALE DI CASERTA. Il signor Mario sotterrato dopo 40 anni da precario. 4 nuovi magazzinieri e 4 partecipanti al concorso. Peppino avrebbe esclamato “…e ho detto tutto!”

19 Ottobre 2022 - 11:37

Una precisione, ovvero questo 4 su 4, che va a fare il paio con la decisione del governatore De Luca di prendere possesso delle procedure concorsuali, attraverso la Direzione generale per il lavoro, che ha il compito di inviare l’elenco dei dipendenti alle varie amministrazione, come l’ospedale di Caserta. Un secondo indizio che, a pensare male, porta ad avere poca fiducia nella trasparenza e la credibilità della procedura

CASERTA – Stiamo seguendo con molta attenzione il concorso, divenuto praticamente esclusivo per dipendenti delle pubbliche amministrazioni, relativo alle quattro posizioni da magazziniere, categoria B, all’interno dell’ospedale civile di Caserta.

Abbiamo deciso di farlo dopo aver scoperto e successivamente raccontato la storia del signor Mario, lavoratore che per 38 anni ha operato con un contratto da precario all’interno dell’ospedale di Caserta per poi essere cacciato a seguito di una serie di decisioni a dir poco discutibili, se non illegittime, prese dall’amministrazione del Sant’Anna e San Sebastiano, diretta da Gaetano Gubitosa, dal Centro per l’impiego di Caserta, che vede come suo numero uno il consigliere comunale Lorenzo Gentile, e dalla regione Campania guidata dal governatore Vincenzo De Luca.

Riassumendo la storia (che trovate nella nostra sezione “Inchieste“)

secondo quanto prevedeva il bando di assunzione, il signor Mario avrebbe dovuto essere integrato all’interno dello staff dell’ospedale di Caserta come magazziniere.

Poi, una strana classifica presentata dal collocamento lo aveva fatto fuori. Circostanza avvenuta anche perchè la commissione giudicatrice della procedura concorsuale non aveva fatto nulla per esprimere dei voti, andando a lasciare intatta la graduatoria emessa dal Centro per l’Impiego.

Fidatosi del direttore generale dell’ospedale Gubitosa (sic!), il signor Mario aveva deciso di aspettare un nuovo concorso, quello di cui vi parliamo oggi, ma per il quale verranno scelti dipendenti in disponibilità, ovvero sotto contratto con la pubblica amministrazione, ma attualmente inattivi, ad esempio i lavoratori dal Cub dei rifiuti, che, in considerazione della loro provenienza occupazionale, con il delicato lavoro di magazzino in un ospedale diciamo che c’entrano come la nutella sulle cozze.

La scelta di prendere lavoratori dal Cub è legata a una delibera di giunta regionale dello scorso giugno con la quale il governo di palazzo Santa Lucia ha stato messo nero su bianco che per posti da assegnare nelle amministrazioni pubbliche, comprese le ASL, bisognerà sempre andare a cercare in prima istanza dipendenti in disponibilità, come ad esempio gli ex dipendenti Cub.

Il presidente della regione Campania è andato così a stravolgere nella sostanza una legge nazionale, ovvero quella della riforma del collocamento, la 56 del 1987, specificatamente al suo articolo 16, che regola le modalità di assunzioni proprio presso la pubblica amministrazione, per quanto riguarda le attività per le quali è sufficiente avere assolto alla scuola dell’obbligo.

Oltre a questo, con un colpo di spugna sono stati rovinati anche 38 anni di lavoro del povero signor Mario, ma temiamo che ciò non interessi particolarmente al numero uno di palazzo Santa Lucia.

Tornando al concorso da magazziniere dell’ospedale di Caserta, il settore Risorse Umane del Sant’Anna e San Sebastiano ha ricevuto sei istanze di partecipazione a questo concorso da ex dipendenti del Cub.

Di questi due, i signori Giuseppe Staffiere e Raffaele Zaccariello, sono stati estromessi dalla procedura, perché uno risulta essere inquadrato come operatore ecologico e l’altro come capo settore di automezzi in magazzino non avendo, quindi, il possesso dei requisiti da magazziniere, necessari per partecipare a questo bando.

I quattro che entreranno nella graduatoria e che quindi essendo quattro candidati per quattro posti, possiamo già anticiparvi che saranno assunti sono Antonio Ferraiuolo, Giorgio Liguori, Annamaria Tirozzi e Franco Zappulo.

Si tratta di ex dipendenti del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta i quali, secondo quanto dichiara l’ospedale di Caserta, sono in possesso del requisito come magazziniere.

Una precisione, ovvero questo 4 su 4, che va a fare il paio con la decisione del governatore De Luca di prendere possesso delle procedure concorsuali tramite la delibera del giugno scorso di cui abbiamo scritto.

Un’operazione possibile attraverso la Direzione generale per il lavoro, che ha il compito di inviare l’elenco dei dipendenti alle varie amministrazione, come l’ospedale di Caserta. Un secondo indizio che, a pensare male, porta ad avere poca fiducia nella trasparenza e la credibilità della procedura.

Dopo l’ammissione dei quattro candidati, l’ospedale di Caserta ha anche nominato la commissione esaminatrice, composta dal collaboratore amministrativo professionale della dell’Unità Gestione Economica, Luca Damiano, dal suo collega del Provveditorato, Mario Pavone e dalla dottoressa Anna Dello Stritto, direttrice dell’Unità operativa complessa Farmacia dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.

Per concludere, vi diciamo che la dottoressa Dello Stritto è colei che aveva firmato l’attestato specifico di lavoro all’interno di un magazzino di farmacia, elemento essenziale per partecipare a quel concorso che il signor Mario doveva vincere e dal quale è stato fatto fuori sia a causa della particolare lista emersa dal Centro per l’Impiego, sia dalla decisione di non decidere – sostanzialmente possiamo definirla così – presa dalla commissione, che vedeva sempre la dottoressa a capo del reparto di Farmacia tra i componenti della giuria.

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