Prorogato il 41bis a carico di un imprenditore vicino a Zagaria
15 Dicembre 2021 - 09:37
SAN CIPRIANO D’AVERSA – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la proroga del regime penitenziario al 41bis a carico di Giuseppe Fontana, 54 anni di San Cipriano d’Aversa, coinvolto nell’inchiesta “Medea” e considerato dalla Dda vicino al clan dei casalesi, fazione Zagaria. Per i giudici, il 54enne avrebbe rivestito un ruolo di vertice nel clan.
Come sottolineato dagli ermellini, è “significativo il contenuto di alcuni colloqui ordinari visivi che il Fontana aveva svolto con i propri familiari nel 2015, riportati nella nota della Dda di Napoli del dicembre 2019, a riprova del concreto pericolo di veicolare all’esterno messaggi in linguaggio criptico da recapitare a personaggi specificatamente interessati alle vicende del clan“. Per questo la proroga del 41 bis per “l’attuale pericolo di collegamenti del reclamante con la criminalità organizzata e il rischio di una ripresa dei rapporti, ove venisse ripristinato il regime detentivo ordinario“.