S. Maria C.V. Simpatiche facce di bronzo. Il Comune utilizza l’impignorabilità, ma poi promuove il modello Las Vegas con 8 dirigenti, 8 vigili e la beneficiata dei presunti vincoli scaduti

10 Luglio 2018 - 17:11

SANTA MARIA CAPUA VETERE (GG). L’ istituto dell’impignorabilità di alcuni elementi del patrimonio è stato introdotto al tempo in cui lo Stato, tagliati draconianamente i trasferimenti agli enti locali, ha fornito loro qualche contentino, qualche chiave per arrestare i dissensi che cominciavano a piovere a grappoli.

Tantissimi sono stati e sono i Comuni che utilizzano questa possibilità di cristallizzare i valori patrimoniali essenziali della vita e del funzionamento dell’Ente.

Chi lo fa, però, mostra, ameno in apparenza, una politica morigerata, più sobria sul fronte delle spese.

Perchè il ragionamento è semplice: se tu sei subissato da decreti ingiuntivi, dunque di debiti al punto da far scattare lo strumento dell’impignorabilità non è che poi ti puoi mettere a scialacquare.

La particolarità, l’originalità, potremmo addirittura dire, l’unicità del Comune di Santa Maria Capua Vetere consiste nel far convivere ciò che non potrebbe e non dovrebbe convivere, in un contesto in cui la gestione economica avviene, almeno a chiacchiere, con l’attitudine del “buon padre di famiglia”.

Da un lato, dunque, il sindaco Mirra e la sua Giunta chiudono in dispensa, nella dispensa del risparmio certosino, risorse che possono dichiarare impignorabili, utili ad esempio a pagare gli stipendi ai dipendenti, dall’altro lato, assumono dirigenti con lo stesso zelo di un appassionato del genere si mette davanti ad un piatto di ciliege: uno tira l’altro.

Oggi si può ben dire che, nel bilancio contabile della città, il peso, in termini di costi, in termini di passività di questa nuova pianta organica, stile zio d’America, è nettamente aumentato rispetto alla passata Amministrazione.

E questo non  va bene. Come non va bene l’idea che un nuovo vigilie, due nuovi vigili, diciamo anche tre non siano sufficienti ma ne devono arrivare addirittura 8.

Come non sono giuste  non sono serie le strampalerie messe in atto nella vicenda dei presunti vincoli urbanistici scaduti, che poi, come abbiamo scritto, tanto scaduti non sono (https://casertace.net/smcv-vincoli-ramicaf/ clicca qui per leggere un nostro precedente articolo).

Anche questa operazione, oltre ad ipotecare in maniera pericolosa il PUC definendone, già da adesso, una versione surrettizia e , fondamentalmente speculativa, costa, tra commissari ad acta, geometri e/o ingegneri esterni, un vero botto alle tasche dei sammaritani.

Ecco perché non è per niente serio che il Comune metta insieme, per puro opportunismo, una ciambella di salvataggio che lo Stato mette a disposizione per promuovere, comunque, una politica di rigore, e queste forme di spreco ormai divenute strutturali nel modo in cui il sindaco e la sua Amministrazione governano ( si fa per dire) la città del Foro

clicca qui per leggere la Delibera di Giunta sull’impignorabilità