Scappa dagli arresti domiciliari per andare a fare l’aperitivo: “Non sopporto più mia moglie e i figli”

13 Dicembre 2023 - 10:42

NAPOLI – La storia riguarda la città di Napoli e la vicina Portici, quindi, fuori dal solito nostro perimetro di informazione. Ma abbiamo deciso di raccontarla lo stesso perché si tratta di un caso limite, qualcosa che va oltre l’ordinario ma che, in realtà, è un evento di cui spesso si sente parlare, ma che poco viene poi analizzato.

La convivenza forzata, a seguito della reclusione agli arresti domiciliari, infatti, in molte occasioni porta a conseguenze nefaste: aggressioni, richieste di aiuto alle forze dell’ordine oppure estemporanee evasioni.

E’ questo il caso di un 30enne di Portici che è stato beccato fuori casa, nonostante gli arresti domiciliari, impegnato a fare un aperitivo nella zona di Porta Nolana, a Napoli.

Fermato dai finanzieri, l’uomo ha spiegato di non riuscire a sopportare la convivenza con moglie e figli e che, quindi, ha deciso di andare a fare un aperitivo nel capoluogo.

Arrestato, di nuovo, per lui la reclusione domiciliare è stata aggrava di altri 8 mesi a seguito del processo per direttissima.

IL COMUNICATO DELLA GDF NAPOLI

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato nella zona di Porta Nolana un pregiudicato, di
anni trenta, evaso dagli arresti domiciliari.

In particolare, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego Napoli durante l’ordinario servizio di controllo
economico

del territorio, hanno notato un soggetto che, con fare sospetto, si aggirava nei pressi di un bar.

L’uomo, quindi, è stato fermato dai militari e, nel corso degli accertamenti, è emerso che era evaso da 2 giorni
dagli arresti domiciliari che stava scontando presso la sua abitazione, a Portici.

Alla richiesta dei militari, il soggetto asseriva di non riuscire più a sopportare la convivenza con la moglie e i
figli e di avere avvertito, pertanto, la necessità di andare a prendere un aperitivo a Napoli.

L’evaso era posto agli arresti domiciliari da 3 mesi poiché inosservante dell’obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria, a causa di condanne riportate per reati contro il patrimonio, rapina aggravata e spaccio di sostanze
stupefacenti.

Nei giorni scorsi, è stato nuovamente processato per direttissima e condannato ad ulteriori 8 mesi di arresti
domiciliari.