Sequestrati 108mila litri di gasolio di contrabbando destinato al Casertano

16 Aprile 2024 - 15:46

Gli autotrasportatori sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica.

CASERTA. Centottomila litri di gasolio e quattro autoarticolati sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza e dalla Polizia stradale di Udine in seguito a controlli effettuati lungo la rete autostradale, che hanno consentito di rilevare 45 violazioni al Codice della strada, tre violazioni alla legge per il trasporto internazionale, elevando sanzioni fino al otre 30mila euro.

Il gasolio era stato introdotto fraudolentemente in Italia dal confine di Tarvisio, proveniente dall’Ungheria, risultando in apparenza destinato nelle province di Napoli e Caserta. Il prodotto era scortato da documenti di accompagnamento non veritieri, che lo identificavano come “miscela di solventi organici” ovvero come “liquido anticorrosivo”, a fine di occultarne la reale natura. I quattro carichi illeciti sono stati inizialmente intercettati all’interno delle aree di servizio di Cormor Ovest, Zugliano Ovest e Gonars Nord dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Udine. Nell’occasione sono stati sequestrati quattro autoarticolati telonati unitamente al prodotto trasportato all’interno di 108 fusti di plastica della capienza di 1.000 litri ciascuno. Gli autotrasportatori sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Udine per la violazione degli articoli 40 e 49 del Testo Unico delle Accise, che comporta il carcere fino a cinque anni e la multa fino a 10 volte le imposte evase.

In particolare, nel corso dei controlli in autostrada, le Fiamme Gialle sono state insospettite dalle caratteristiche inusuali delle miscele trasportate. Per questo, hanno effettuato delle prove a campione rilevando, tramite apposita apparecchiatura, una densità dei liquidi tipica del gasolio, contrariamente a quanto formalmente dichiarato nella documentazione al seguito dei vettori, così constatando una evasione dell’Iva per circa 35mila euro e delle accise sui prodotti petroliferi per 67mila. Dalle analisi chimiche di laboratorio effettuate sul gasolio sequestrato è emerso che il carburante era contaminato da prodotti da taglio, utilizzati per modificarne la natura e rendere difficile la rilevazione di eventuali illeciti nelle fasi del trasporto alla rete dei distributori stradali. Il gasolio, una volta immesso in circolazione, avrebbe determinato effetti altamente deleteri sul funzionamento dei motori degli autoveicoli degli ignari acquirenti, oltre al danno all’Erario per le imposte evase.
La Polizia di Stato ha poi verificato la correttezza delle pratiche di trasporto, in ordine al delicato settore delle merci pericolose, constatando una serie di violazioni tra cui la falsificazione della documentazione relativa alle merci trasportate e l’inosservanza delle prescrizioni previste per le merci pericolose e per il trasporto internazionale.

Gli agenti hanno contestato ai conducenti dei mezzi 42 violazioni dell’articolo 168/9° del Codice della strada, tre violazioni dell’articolo 116/15° del Codice della strada e tre violazioni alla legge sul trasporto internazionale, per un totale di 31.486 euro, decurtando 132 punti dalle patenti, tutte sospese per una durata compresa tra i sei mesi e un anno.

In particolare, è stato possibile accertare che i veicoli erano privi dei pannelli arancioni di identificazione delle merci pericolose, nonché di tutti quei dispositivi di sicurezza necessari per poter trasportare il gasolio quali estintori, lampade di segnalazione, cunei, coni, scheda di sicurezza e dispositivi di protezione per il conducente. In un caso, l’autotrasportatore era anche privo delle abilitazioni per il trasporto di merci pericolose e infiammabili.