CLINICA DEL SOLE: QUARTO BLITZ. In campo anche i Nas. Non solo Angela Iannotta e Di Vilio, l’indagine si allarga ad altri casi

29 Maggio 2022 - 13:31

Al centro sempre la figura del chirurgo Cristiano, dirigente della Chirurgia della struttura sanitaria casertana. Alla nuova acquisizione di documenti presente anche Americo Porfidia, presidente della clinica

CASERTA – Proseguono le indagini della Procura della Repubblica sulla triste vicenda di Angela Iannotta, la ragazza di Santa Maria Capua Vetere, sposa e madre, che da mesi lotta per la sua vita e per una vita normale, dopo il devastante intervento chirurgico che l’ha portata a un passo dalla morte e che avrebbe dovuto rimediare alla grave complicazione, sorta dopo un altro intervento, finalizzato stavolta a ridurre il volume dell’intestino e a combattere un problema di obesità.

In questi giorni, i Nas dei carabinieri sono tornati nella Clinica Villa del Sole di Caserta, struttura privata convenzionata, dove Angela Iannotta è stata sottoposta all’intervento che l’ha ridotta in fin di vita. Si tratta del quarto ingresso di polizia giudiziaria all’interno della clinica.

Anche in questo caso, sono stati acquisiti, attraverso formale atto di sequestro, documenti sanitari considerati importanti dagli inquirenti o meglio, che importanti sono diventati alla luce dei contenuti emersi nel corso dei primi mesi dell’indagine.

Quattro ingressi e altrettanti sequestri di documenti in meno di quattro mesi, in cui, oltre ai Nas, sono stati impegnati ufficiali di polizia giudiziaria che operano stabilmente a stretto contatto di gomito con i pubblici ministeri negli uffici della procura, ma anche uomini e donne della Guardia di Finanza.

Stando alle indiscrezioni, il nuovo blitz potrebbe essere relativo a nuove inchieste aperte in conseguenza del filone principale relativo ad Angela Iannotta.

Analisi investigative su altri, presunti casi di malasanità con protagonista sempre lo stesso chirurgo Stefano Cristiano.

Angela Iannotta (ora ricoverata sempre in gravi condizioni al II Policlinico Universitario di Napoli), ma non solo.
Resta aperta infatti la questione dell’accertamento dei fatti anche sulla morte di Francesco Di Vilio, anche lui di Santa Maria Capua Vetere.

Particolare non irrilevante e rappresentato dal fatto che Cristiano ricopriva la carica di dirigente dell’unità di chirurgia della clinica del Sole, accreditata con il servizio sanitario della Regione Campania.

Angela Iannotta, operata due volte dal chirurgo Cristiano, con introduzione di by pass gastrico (la prima volta alla Clinica Villa Letizia de L’Aquila e la seconda volta alla Clinica Villa del Sole dove venne colpita da setticemia) fu trasferita in condizioni gravissime all’ospedale civile di Caserta, dov’è stata curata a lungo e successivamente condotta al Secondo Policlinico Universitario di Napoli nel Reparto di Chirurgia Generale, diretta dal professor Francesco Corcione, in attesa di un nuovo intervento chirurgico, questa volta ricostruttivo di alcuni organi interni.

Di Vilio, invece, è morto il 2 gennaio di quest’anno, dopo essersi sottoposto a tre operazioni per la rimozione di una fistola tumorale allo stomaco, sempre ad opera di Cristiano presso la Villa del Sole di Caserta e poi trasportato per sopravvenuta setticemia presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli dove, purtroppo, è deceduto

Nel primo caso, quello riguardante Angela Iannotta, il Cristiano risulta indagato per concorso in lesioni colpose permanenti in ambito sanitario, mentre per la morte di Francesco Di Vilio è indagato per concorso in omicidio colposo per colpa professionale.

Con il chirurgo Cristiano sono indagati altri medici della Clinica Villa del Sole di Caserta e della Clinica Villa Letizia de L’Aquila di cui non si conoscono ancora i nomi.

Il nuovo sequestro presso la clinica privata casertana, è avvenuto alla presenza del direttore sanitario, Nicolino Rosato e del presidente della clinica, Americo Porfidia. L’inchiesta è partita a seguito delle denunce, presentate dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, che assistono la Iannotta e il figlio del Di Vilio.

Un’inchiesta che, come dimostra questo ultimo sequestro, si sta allargando a macchia d’olio, sia per il numero di indagati, che potrebbe significativamente lievitare, che per la tipologie dei reati per cui s’indaga. Si parla anche di una possibile falsificazione di documentazione sanitaria dopo il disconoscimento delle firme da parte di Angela Iannotta.