Mario Russo vende il Fano. Le 4 ipotesi sul ripescaggio-non ripescaggio della Casertana

27 Luglio 2023 - 13:38

L’imprenditore del settore della sanità ha lasciato la guida della squadra marchigiana vincolando, però, la vendita alla presentazione del ricorso da parte di Russo contro il mancato inserimento della squadra delle liste per il ripescaggio

CASERTA – Da ieri pomeriggio è online il comunicato della Alma Juventus Fano con cui viene reso noto che il presidente Mario Alessandro Russo, l’imprenditore originario di Casagiove operante nel settore della sanità, e il businessman romano Benedetto Mancini hanno raggiunto un accordo preliminare per la cessione del pacchetto di maggioranza delle quote della società e del settore giovanile.

Russo ha voluto mettere come condizione vincolante alla cessione delle quote il deposito del ricorso della proprietà di Russo che ha escluso la società marchigiana dalla graduatoria per il ripescaggio in Serie C.

La domanda del Fano era carente rispetto ad alcuni requisiti segnalati dalla Covisoc rispetto alle liberatorie dei calciatori.

Uno stop che sarebbe stato possibile da sanare per Russo ma, come aveva già spiegato tante occasioni, non poteva gestire da solo una società che si apprestava a partecipare alla terza serie del calcio italiano e, vistosi lasciato solo dall’imprenditoria locale marchigiano e, forse, anche dalle istituzioni ha preferito passare la mano ad una nuova gestione.

Venendo, invece, al possibile ripescaggio in Serie C della Casertana, dobbiamo studiare i tre (+1) scenari possibili.

Tre scenari come le tre squadre che rischiano di finire nel mondo dilettantistico, così come avvenuto alla società del presidente Giuseppe D’Agostino due estati fa.

Lecco, Reggina e Siena sono le tre compagini che, al momento, hanno ricevuto il parere negativo per quanto riguarda la loro iscrizione ai campionati da parte del Collegio di garanzia del CONI.

Lecco e Reggina in serie B e il Siena in C.

IPOTESI 1

Nel caso in cui Lecco e Regina dovessero essere, quindi, rimandate indietro fino alla serie D, il loro posto nella seconda divisione del calcio italiano sarebbe preso da Brescia e Perugia. Questo, poi, porterebbe alla immediata iscrizione negli organici della serie C di Casertana e Atalanta Under 23, quest’ultima prima in graduatoria.

In caso di mancata iscrizione del Siena, poi, a salire in terza serie arriverebbe anche il Piacenza.

Tutto, però, è legato ai ricorsi al TAR delle tre squadre, calendarizzato al 2 agosto, e al successivo passaggio al Consiglio di Stato, la cui data è stata già sancita al 29 agosto.

SECONDA IPOTESI, LA PIU’ PLAUSIBILE

L’ipotesi più plausibile, poi, è quella che vede il ricorso al TAR e al Consiglio di Stato positivo solo per il Lecco, con Regina e Siena che, quindi, dovrebbero ripartire dei dilettanti. In questi caso, Atalanta U23 e Casertana entrerebbero in Serie C, andando a prendere il posto del Brescia (salito in B al posto della Reggina) e del Siena.

Questa ipotesi, quella di un solo ricorso accolto, ovviamente, cambiando l’esito delle squadre, non cambia i risultati: Casertana in C insieme all’Atalanta U23 e Piacenza non ripescata.

IPOTESI TRE E LA +1

Nel caso in cui due dei ricorsi, tra quelli di Reggina, Lecco e Siena, dovessero avere un finale positivo per le società, a salire in Serie C sarebbe solo l’Atalanta.

L’ultima ipotesi, quella extra, riguarda la possibilità che tutti i ricorsi presentati dalle tre squadre vengano accettati sia dal Tar che dal Consiglio di Stato. In questo modo resterebbe tutto uguale a quanto sancito suo campi da gioco.

La strada è ancora lunga, ma a Caserta si può sperare davvero.