CASALE ALLE ELEZIONI. Sembra la campagna elettorale di Ciccio Goglia e delle strade pubbliche asfaltate dall’imprenditore dei rifiuti

3 Maggio 2024 - 20:09

Renato Natale, invece di fare lo show delle dimissioni, guardi ciò che fanno i suoi assessori e la sua capogruppo. E meno male che non abbiamo il tempo per seguire questa campagna elettorale. Perché il sottoscritto, nel 2003, quando quel pagliaccio di Roberto Saviano, che si è permesso di accusare il Corriere di Caserta da me diretto di essere alleato alla camorra, faceva i portaborse ai verdi comunisti, combatteva il sistema e raccontava, facendo nomi e cognomi di quelle strade andava ad asfaltare, in pratica impossessandosi dei poteri dello Stato. Casale la conosco fino al midollo e quando sento e vedo certe cose, poi mi viene la voglia di scrivere e di ricordare. Per cui, fate i bravi, possibilmente non quelli di Don Rodrigo, visto che a Casal di Principe già ce ne sono stati troppi

CASAL DI PRINCIPE (g.g.)Elisabetta Corvino si è candidata diverse volte a diverse cose, non raccogliendo mai granché.

Se ne rende conto e ora sogna una vittoria grazie all’appoggio di Giovanni Zannini, il quale, attenzione, non è assolutamente estraneo al contesto politico di Casal di Principe, visto e considerato alle elezioni regionali è stato il più votato, con più di 500 preferenze, frutto soprattutto dell’impegno dell’assessore Antonio

Schiavone, ancora oggi con delega allo Sport, ma soprattutto cugino della Corvino che con Zannini si è schierata ormai da diverso tempo.

Ma Zannini, più di tanto, non può tirare la corda a Casale. Ne avrebbe anche voglia, ne avrebbe anche l’attitudine per agganciare qualche mondo particolare. Ma più di qualche imprenditore collegato, magari, di rimbalzo, ai suoi due primi riferimenti territoriali, ossia Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino, e Salvatore Falco, papà del vicesindaco di Parete, Michele Falco.

Qualche cortesia Elisabetta Corvino l’ha ricevuta anche ultimamente, ovvero quando Zannini ha fatto in modo che la sua amica, ora candidata al consiglio comunale, Sonia Signore entrasse a far parte del Collegio dei revisori dei conti di Terra di Lavoro spa, uno dei carrozzoni principali gestiti dalla Provincia di Caserta, dominata dallo stesso Zannini, insieme alla Gisec, presieduta dal sindaco di San Cipriano, Vincenzo Caterino.

La Corvino dovrebbe mettere insieme tre liste, di cui una sola figurativa. Difficile, quindi, molto difficile che possa insidiare i candidati più forti, cioè l’avvocato Ottavio Corvino e Antonio Natale, assessore in carica alle Finanze e nipote di Renato Natale, ma che sembra prediligere la candidatura di Marisa Diana, altra assessora in carica, stavolta alla Pubblica Istruzione, che qualche chance di andare al ballottaggio pure ce l’ha, dopo aver stretto accordo con Marco Coronella che per un lungo periodo ha dichiarato di voler candidarsi a sindaco e che ora opera, insieme a suo fratello Luca, in appoggio a Marisa Diana come elementi della destra, peraltro isolati in quella coalizione in cui abita anche il Movimento 5 Stelle.

Rimanendo a destra, anche in questo caso, il presidente provinciale di FdI Gimmi Cangiano ha dimostrato di averci capito poco o nulla anche nel paese del suo maestro, l’ex senatore Gennaro Coronella, visto che un’area significativa, composta anche da persone non discutibili che si raccolgono all’interno del gruppo La Svolta, ha detto una cosa molto semplice: Marisa Diana sarà anche una brava persona, ma la sua coalizione è spiccatamente di sinistra, contenendo al suo interno anche i 5 Stelle.

Per questo motivo, La Svolta ha costruito una lista, con tanto di fiamma tricolore, che appoggerà Ottavio Corvino, il quale è supportato da almeno tre liste.

Letteralmente scatenato – al limite gli domanderemo il perché di tanta passione, anche se qualcosa l’abbiamo intuita – anche il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, il quale ha preso a cuore le sorti di Lia Caterino che sta conducendo una campagna elettorale piuttosto singolare.

Caterino si muove con una persona che la riprende e la segue passo passo. Va al mercato, parla con i passanti, promette infrastrutture e una sovvenzione di due mila euro per ogni partita IVA aperta a Casale che, francamente, già ora sono proprio tantine, più un’altra cosa a sorteggio da 20 mila euro che non abbiamo ancora capito benissimo.

Insomma, il format sembra quella di una candidata che non ha mai ricoperto incarichi istituzionale e che, dunque, criticando implicitamente quello che è stato fatto finora, promette un cambiamento.

Poi, pensi un attimo e ti rendi conto che Lia Caterino è stata per anni apice politico della maggioranza di Renato Natale, avendo svolto la funzione di capogruppo all’interno del consiglio comunale. Ci tiene tantissimo, ha investito: grandi 6×3, mega affissione e soprattutto una grande volontà di creare empatia con il settore sanitario, i medici di base, quelli del distretto Asl.

Questo è un elemento che ci indurrà, non ce ne voglia, a monitorare bene la situazione. Perché quando nella politica entra la sanità, noi alziamo subito le antenne.

Antonio Natale, che noi abbiamo considerato ben piazzato per il ballottaggio, ha messo insieme due liste. Sembra una contraddizione, visto che altri candidati ne hanno tre, ma non è così, considerata l’attrezzatura che Natale è capace di mettere in campo.

Con lui ci sono anche due assessori: Mirella Letizia, moglie dell’ex inventore e titolare del ristorante NCO, Giuseppe Pagano, e Vincenzo Noviello.

Letizia ha la delega all’Ambiente, mente Noviello è titolare di quella ai Lavori Pubblici.

Attenzione, quando Renato Natale, al di là di certe forme di esteriorizzazione spettacolare del proprio ego, tipo le dimissioni, il cui destino di revoca avevamo ampiamente previsto, dovrebbe sviluppare, per dimostrare realmente di essere un uomo della legalità, della correttezza amministrativa, dell’etica dell’imparzialità, un’attività di garante.

Renato Natale dovrebbe raccogliere tutte le deleghe, magari lasciando anche in carica gli assessori. Ciò per evitare che ci siano proteste, come quelle che si stanno levando in questi giorni.

Ad esempio, non dovrebbe accadere, di qui al momento in cui le urne si chiuderanno, alle 23 del 9 giugno oppure alle 15 del pomeriggio di lunedì 24 giugno, che una sola assunzione fosse effettuata dall’Isvec, società titolare della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Casal di Principe.

Delle promesse sugli stagionali possiamo parlare fino ad un certo punto, perché, se diciamo che ci sono, l’assessora e la Isvec possono affermare che le nostre frasi. Il problema sono le assunzioni di queste settimane. E anche qui potremmo essere costretti ad impegnarci per pubblicare i nomi.

Perché se il connubio tra politica e sanità può generare situazioni critiche e anche losche, figuriamoci quello tra politica e rifiuti in un posto come Casale. A buon intenditor, poche parole.

E anche tutte queste attività di lavori per l’asfalto, l’illuminazione che prende forma, una forma a macchia di leopardo, che prende vita in questi giorni, tutte cose relative alle attività dell’assessore Noviello, primo degli eletti alle scorse elezioni.

Ma passano i decenni e fate sempre le stesse cose? Di quelle che il sottoscritto raccontava nel 2003 quando, da direttore del Corriere di Caserta, con buona pace di quel bugiardo e mestatore di Roberto Saviano, aveva il coraggio di scrivere che imprenditori del settore dei rifiuti, che allora andavano per la maggiore, nomi e cognomi compresi, asfaltavano totalmente strade pubbliche senza averne alcun titolo.

Andatele a vedere le copie del Corriere di Caserta di quella campagna elettorale, vinta dal cosentiniano Ciccio Goglia, compagno di tressette dello stesso Nicola Cosentino, nonché direttore generale di ECO4. Andatele a leggere quelle pagine, vedete chi l’ha fatta la lotta alla camorra, se il sottoscritto o quel bugiardo copiatore e clonatore che ha ancora ha il coraggio di uscire in tv per dare lezioni di morale a chi ingenuamente ritiene che sia uno che abbia ancora bisogno della scorta.