SPACCIO DI DROGA A CAPUA. Un barista del posto l’ intermediario tra Raffele Gravante e una banda di albanesi

4 Marzo 2024 - 10:40

La figura del commerciante tracciata nell’inchiesta della Squadra mobile di Caserta

CAPUA – È il titolare di un bar di Capua, un 64enne, l’anello di congiunzione tra Raffaele Gravante, 46 enne ex titolare del ristorante “Le Palme” in via Aeroporto a Capua, e Gazmir Shahu detto Gas, 40enne albanese.

Sono loro, secondo la tesi della squadra mobile di Caserta, i protagonisti del traffico di droga presente nella città di Capua e la vicina Santa Maria Capua Vetere messa nero su bianco ed inserita negli atti di indagine che ha portato a processo già Gravante e Shahu con l’accusa per entrambi di spaccio di narcotici.

Numerosi i contatti telefonici intercorsi tra i tre.

Gravante avrebbe interagito ben 456 volte, per 5 mesi dell’anno 2021, con il titolare del bar capuano e oltre 50 volte con Gas.
Ulteriore elemento che ha spinto i poliziotti a ritenere coinvolto il commerciante 64enne nel business della droga è una conversazione intercettata nel corso della quale dice di essersi adoperato per aver fatto recapitare a Gas tra “le buste dei panni “ preparate, proprio, da Gravante.

Per gli investigatori potrebbe trattarsi non di indumenti ma proprio di droga. Questo materiale sarebbe stato portato dal barista non direttamente a ‘Gas’. Il passaggio mediato da altri albanesi