“Stanno usando la mia Postepay”. 29enne denuncia ma finisce lei sotto processo

17 Gennaio 2024 - 10:23

Una vicenda nata da una presunta doppia prepagata e da un utilizzo anomalo segnalato dalle Poste

CASTEL DI SASSO – Termina con l’assoluzione il processo a una ragazza di 29 anni di Castel di Sasso, accusata di simulazione di reato.

La vicenda prende il via quando, recatasi al’ufficio postale per attivare una carta Postepay, le viene ritirata la precedente prepagata visto che, come testimoniato anche da un dipendente delle Poste, non è possibile avere attive due carte dello stesso modello contemporaneamente.

Il problema è che, dopo la consegna della Postepay, la donna nota una strana serie di movimenti su quella carta, ancora intestata a lei.

E allora decide di denunciare ai carabinieri la situazione, chiedendo la chiusura del contratto relativo alla carta. I carabinieri scoprono la nuova carta, la consegna della precedente e il blocco per uso anomalo di questa Postepay, avvenuto pochi mesi dopo la denuncia

A questo punto gli inquirenti hanno temuto che la donna stesse inventando questa storia, quindi, stava utilizzando contemporaneamente le due carte, ma soprattutto aveva denunciato volutamente un falso reato.

L’avvocato difensore della donna, Giuseppe Sparaco, ha potuto far valere la tesi difensiva a due fattori importanti. Il primo è che la carta è stata chiusa dopo la denuncia presentata ai carabinieri, ovvero l’atto che ha provocato poi l’indagine nei confronti della ventinovenne, ma anche, come detto, la testimonianza del dipendente dell’ufficio postale.

Al termine del processo tenutosi dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere in sezione monocratica, il giudice ha assolto C.R. per non aver commesso il fatto.