Traffico di rifiuti speciali dal Casertano al Veneto: 13 in manette

24 Settembre 2021 - 09:25

CASERTA – Sono dodici gli arresti effettuati dai Carabinieri di Belluno nell’ambito dell’operazione Plastic Connection, scattata lunedì 20 settembre scorso. Come riportato da alcuni organi si stampa locali, sono undici le ordinanze di custodia in carcere, una agli arresti domiciliari. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia. Indagate anche dieci persone a piede libero.

L’operazione Plastic Connection ha coinvolto le province di Trento, Belluno, Treviso, Padova, Vicenza, Napoli, Avellino e Pisa. Sequestrati tre stabilimenti, beni mobili e immobili, conti correnti per un milione e 500 mila euro. Gli inquirenti hanno acquisito prove dello smaltimento illecito di 22 mila tonnellate di rifiuti.

Gli arrestati sono accusati di traffico di rifiuti e di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Imprese specializzate del Nord specializzate nel trattamento dei rifiuti smaltivano rifiuti di aziende di lavorazione delle materie plastiche del Sud, introducendoli nel loro ciclo produttivo o stoccandoli in spazi improvvisati. Contemporaneamente, avveniva la produzione di documenti fiscali irregolari per nascondere i profitti di queste attività.

Gli arrestati sono:  Alessio Della Santa, Moreno e Christian Guidolin, Franco Ferramosca Domeniconi, Salvatore Corcione, Antonio Maioli, Paolo Capodanno, Angelo Marra, Nicola Sansonne, Cesar Daniel Chopusian e Michele Burli.

Secondo quanto evidenziato dalle indagini i rifiuti della provincia di Caserta venivano caricati in Tir e poi spostati in Veneto presso aziende compiacenti che li compravano per il riutilizzo, evitando così di pagare i costi di smaltimento.