AVERSA. Trenta persone truffate con il sistema della “forchetta” nel Bancomat
3 Dicembre 2018 - 15:17
AVERSA (Christian de Angelis) – Giovanni Gatto è il nome del truffatore seriale che, attraverso l’ausilio di un manufatto metallico noto come “la forchetta” installato allo sportello bancomat dell’ufficio postale di via Corcioni ad Aversa, ha sottratto centinaia di euro a più di trenta vittime.
Le cifre sottratte vanno da un minimo di 20 euro ad un massimo di 600 euro, somme prelevabili giornalmente da un sportello ATM. I fatti risalgono al 2014 e vanno da Aprile ad Ottobre dello stesso anno. La vittima si avvicinava allo sportello del bancomat per prelevare la somma di danaro che gli serviva, una volta completata l’operazione al momento dell’erogazione del contante quest’ultimo non usciva perché Gatto aveva inserito la forchetta metallica che bloccava i soldi, Il malfattore, passando in un secondo momento e fingendo una operazione allo sportello, prelevava impropriamente i contanti di un altro utente.
Diverse vittime, capito che qualcosa non andasse, decisero di rivolgersi ai Carabinieri di Aversa che, a seguito di laboriose indagini, riuscirono ad individuare il responsabile e consegnarlo alla autorità giudiziaria.
A distanza di 5 anni dal reato è stata fissata l’udienza preliminare in Camera di consiglio per il giorno 17 gennaio 2019, presso il Tribunale di Napoli Nord. Il Pm Diana Russo contesta all’imputato il reato di furto.
Le vittime si sono dette soddisfatte, anche se hanno dovuto attendere più di 5 anni per vedere rinviato a giudizio il loro truffatore. Bisogna precisare che si tratta di un rinvio a giudizio e non di una condanna, ora sarà il processo a decretarne la colpevolezza o meno.